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LAMEZIA TERME – Sono diventati cittadini onorari di Lamezia Terme 400 bambini stranieri residenti in città e figli di immigrati. Un’iniziativa salutata con entusiasmo dalla presidente delal Camera, Laura Boldrini, che ha preso parte alla cerimonia nel corso della sua seconda giornata di permanenza in Calabria. Ma le sue parole diventano un caso politico e causano una reazione della destra.

SONO ITALIANI, SI PRENDA ATTO – Se venerdì era stato dedicato alle donne vittime delle intimidazioni mafiose (LEGGI L’ARTICOLO), oggi la terza carica dello Stato ha usato parole nette per parlare del tema dell’integrazione, sottolineando che che «in tempi di globalizzazione non si può ignorare la realtà e cioè che nel Paese ci sono persone che vengono da altri luoghi ma che fanno parte della nostra società. In Italia ci sono oltre quattro milioni di immigrati. Tanti figli di questi immigrati sono nati qui e sono cresciuti con i nostri figli. Bisogna prendere atto del fatto, quindi, che sono italiani».

Il presidente della Camera ha pure ribadito che «Il Capo dello Stato ha ricordato più volte ai partiti che i figli di immigrati nati in Italia sono parte del nostro tessuto sociale e che la legge sulla cittadinanza deve aggiornarsi ai tempi. Mi auguro che l’invito del presidente, che è anche il mio, possa essere ascoltato dai partiti uscendo da logiche di contrapposizione».

NOI DISOCCUPATI, LEI PENSA A IMMIGRATI – Mentre ancora si consumava la cerimonia per la cittadinanza onoraria, all’esterno infuriava la polemica. Protagonisti gli esponenti della Destra che hanno esposto striscioni di contestazione e cantato slogan: “Noi moriamo disoccupati e la Boldrini con Speranza pensa ai rom e agli immigrati”, c’era scritto su un drappo portato da un centinaio di militanti de La Destra e del “Movimento Territorio e Lavoro”. I dimostranti hanno innalzato numerosi cori “in difesa del popolo lametino”: “In un momento di tragico stallo per la nostra città, la sinistra radical chic – si legge in una nota dei contestatori – ancora una volta invece di interessarsi dei reali problemi del popolo, vuole distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica con tematiche che nulla hanno a che spartire con i reali problemi delle famiglie italiane”. Su un altro striscione di Casa Pound si leggeva invece:  “Casa, lavoro e Sanità. Queste le priorità”.

BORDATE DA GASPARRI, REPLICA CHAOUKI- Anche da Roma arrivavano bordate sulla Boldrini e sulle parole pronunciate a Lamezia. Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato, ha affermato: «Non dovrebbe sfuggire alla presidente della Camera la terzietà del ruolo che ricopre. Eppure la sua è una entrata a gamba tesa in un tema delicatissimo, come quello del diritto di cittadinanza». Secondo l’esponente del Pdl, «affermare con determinazione che vorrebbe la concessione automatica, quindi lo ius soli, è grave proprio in funzione del suo ruolo, essendo tra l’altro un tema già all’attenzione del Parlamento, oggetto di diverse proposte. Vuole forse la Boldrini orientare o influenzare le scelte del Parlamento?».

La replica arriva da Khalid Chaouki, parlamentare e responsabile Nuovi Italiani del Pd e dell’Intergruppo Parlamentare sull’immigrazione: «L’attacco da più parti alla presidente della Camera, Laura Boldrini, rea di aver ripreso l’invito del Presidente Giorgio Napolitano a trovare presto una risposta condivisa all’esistenza di riformare la legge sulla cittadinanza, è francamente incomprensibile e sintomo di nervosismo».

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