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David Garrett

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BASTA andare su youtube. Basta guardarlo e ascoltarlo suonare: David Garrett non un violinista, ma il violinista che seduce le platee, che riesce ad avere un pubblico da concerto rock. Tre milioni di dischi venduti. Sul Corriere della sera in un articolo di qualche tempo fa è stato definito «il nuovo sex symbol del mondo della musica».  E in un’intervista a “IO Donna” ha detto: «Amo Paganini ma non faccio patti col diavolo».

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Bello e di talento indiscutibile, suona un violino Stradivari “A. Busch” del 1716 e porta un anello con il teschio. A dieci anni debutta con gli Hamburger Philharmoniker. A tredici è l’artista più giovane a firmare un contratto esclusivo con la blasonata Deutsche Grammophon.

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Nel 2013 debutta come attore interpretando Niccolò Paganini ne “Il Violinista del Diavolo” (regia di Bernard Rose) e ne compone le musiche con Franck van der Heijden.

L’arrivo in Calabria

E con David Garrett è già evento per la chiusura della nuova edizione di “Armonie d’arte festival”. Ad annunciarlo il direttore artistico di “Armonie d’arte festival” Chiara Giordano: il 27 agosto sarà David Garrett con il suo violino a spegnere le luci  2017 del festival, in duo con Julien Quentin al pianoforte.  Un’edizione nella consueta e splendida cornice del Parco Archeologico di Scolacium (Roccelletta di Borgia – Catanzaro), che quest’anno si aprirà come già aveva annunciato il prossimo 27 giugno con l’esclusivo concerto dei 2Cellos. Una data, quella a Scolacium, del loro nuovo tour mondile “Score” in esclusiva per il sud Italia. Presentata a Milano alla BIT (Borsa Internazionale del Turismo), l’edizione 2017 di Armonie d’Arte Festival, alla presenza del direttore artistico Chiara Giordano e del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, ha registrato grande interesse ed entusiasmo tra la stampa e gli operatori. Per i Due Cellos e per Garrett, naturalmente. E le sorprese non finiscono qui. La ciliegina sulla torta potrebbe essere un’opera lirica in cartellone.

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Ma torniamo a Garrett. Un artista ancora giovane ma già leggendario e un programma quello al Parco archeologico che metterá insieme Cesar Frank e i temi della Romanza andalusa di Pablo Martin Sarasate, le melodie op. 42 di Tchaikovsky alla Ciarda di Monti, passando per Edward Elgar, Prokoviev, Dvorak, Kreisler. Nato ad Aachen (Aquisgrana), David nel 1999 si trasferisce a New York e si iscrive ai corsi di composizione e musicologia alla Juilliard School studiando con Itzhak Perlman e vincendo nel 2003 il concorso di composizione. La mescolanza di elementi classici, pop, rock e rhythm-and-blues rappresenta per Garrett lo strumento per raggiungere le giovani generazioni, sulle orme dei suoi modelli, da Paganini a Heifetz.

«Il successo del suo primo CD “Virtuoso” del 2007, segue una serie di proprie rivisitazioni di brani classici, dalla “Paganini Rhapsody” basata sul XXIV Capriccio di Paganini al più recente “Explosive” che contiene in particolare musiche di sua composizione. Torna alla classica con l’album “Classic Romance” del 2009 insieme alla Deutsche Symphonie Orchester di Berlino e Andrew Litton – raccontano le note biografiche – Nel 2014 e 2015 David Garrett ha proposto in particolare i concerti per violino e orchestra di Brahms e Bruch, collaborando con importanti orchestre quali Filarmonica Ceca, Filarmonica d’Israele e Zubin Mehta, Filarmonica della Scala e Riccardo Chailly, London Philharmonic e Christoph Eschenbach, Sinfonieorchester di Basilea e Dennis Russell Davies, Orchestra Filarmonica di Amburgo e Cornelius Meister».

E ancora: «La collaborazione con Zubin Mehta e la Filarmonica d’Israele è culminata con la registrazione del CD “Timeless”. Nel 2015 ha fatto il suo debutto con la Filarmonica Nazionale di Mosca e con l’OSN Rai a Torino. Tra i numerosi impegni del 2018 , ricordiamo i concerti alla Scala di Milano diretto da Chailly, a Firenze con l’Orchestra del Maggio diretta da Luisi e in tournée con la London Philharmonic diretta da Eschenbach». Garrett è anche ambasciatore della Fondazione contro la leucemia di José Carreras.

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