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David Garrett col suo violino

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Domenica 22 l’atteso concerto del musicista: «L’Italia è la dolce vita»

SUONA uno Stradivari “A. Busch” del 1716, all’anulare della mano destra porta un anello con il teschio e veste come un rockstar. Non a caso “Rock Revolution” è il titolo del suo ultimo attesissimo album, in uscita il prossimo 15 settembre con la casa discografica Decca Records. E non un caso i sold out già registrati per i prossimi mesi nei teatri d’Europa dove sono già in programma importanti concerti.

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A dieci anni debutta con gli Hamburger Philharmoniker. A tredici è l’artista più giovane a firmare un contratto esclusivo con la blasonata Deutsche Grammophon. Nel 2013 debutta come attore interpretando Niccolò Paganini ne “Il Violinista del Diavolo” (regia di Bernard Rose) e ne compone le musiche con Franck van der Heijden.

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Fra i più apprezzati musicisti e compositori contemporanei per Armonie d’Arte Festival, arriva David Garrett. L’appuntamento è per domenica alle 22 nel suggestivo scenario del parco archeologico Scolacium a Roccelletta di Borgia, pochi chilometri da Catanzaro. Garrett a Scolacium arriva col francese e accreditato pianista Julien Quentin. In scaletta un repertorio vario «che va da brani prettamente classici come la sonata di Cesar Frank per violino e pianoforte appunto, a brani sfavillanti e popolari come ad esempio la Ciarda di Monti, e non mancheranno a fine concerto temi da film e pezzi crossover», aveva annunciato qualche giorno fa il direttore artistico di Armonie d’Arte, Chiara Giordano. Di certo, l’evento c’è tutto e chiude a meraviglia il cartellone.

Garrett, dunque. Il suo concerto al parco Scolacium era stato annunciato lo scorso aprile (LEGGI LA NOTIZIA). Violinista capace di sedurre le platee e di avere un pubblico da concerto rock, diretto da Zubin Mehta e Daniel Barenboim, può contare anche su tre milioni di dischi venduti. Suo anche un primato da Guinness come il musicista che ha eseguito il “Volo del calabrone” in minor tempo: un minuto e sei secondi. Talento, studio, tecnica, passione e un “physique du rôle” che non passa inosservato.

Garrett perché ha scelto il violino e cosa rappresenta per lei?

«Ho scelto il violino perché era lo strumento che suonava mio fratello. E siccome io volevo avere gli stessi giocattoli di mio fratello, allora ho scelto lo stesso strumento che suonava lui».

Quanto conta l’ immagine per raggiungere il successo?

«L’immagine conta zero, perché puoi essere bello, ma non avere nulla da dire».

Serve di più talento, passione o lo studio?

«La cosa più importante è appassionarsi a qualcosa e studiarla duramente. Alla fine viene il talento».  

Da bambino immaginava di diventare…?

«Un vigile del fuoco».

Che cosa ama fare nel tempo libero?

«Io amo passare del tempo con i miei buoni amici e mi piace anche conoscere nuove persone».

Paganini non concedeva il bis e lei?

«Dipende. Se il pubblico si dimostra freddo, non credo sia il caso, ma se al contrario mi trovo davanti ad un pubblico caloroso che ha goduto appieno del concerto, ci potrebbe essere la possibilità di concedere un bis».

Qual è la tentazione a cui non sa dir di no?

«Sono piuttosto bravo a resistere alle tentazioni. Certo, una volta ogni tanto, bisogna cedere, ma io sono abbastanza disciplinato».

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Il suo compositore preferito?

«Questo è impossibile da dire. Ogni giorno è diverso, ogni emozione è differente e ogni compositore ha una storia a sè. Per ogni momento di queste emozioni vi è una melodia perfetta, per cui non si può definire a priori. Non è possibile dire mi piace quel compositore o preferisco quel pezzo soltanto».

In cima ai suoi desideri?

«Essere in salute».

Dove le piacerebbe suonare e con chi?

«Mi piacerebbe continuare a suonare nei posti in cui mi sono esibito in passato. Sono stato in numerosi posti meravigliosi e sarei molto onorato se potessi suonare in quei posti ancora. Se devo proprio menzionarne uno, direi La Scala a Milano: è uno dei posti più iconici del mondo con un’acustica fantastica e una storia memorabile».

Cos’è per lei l’Italia?

«L’Italia per me è la dolce vita».

Quale brano dedicherebbe alla donna di cui è innamorato?

«È difficile da dire, dipende dalla situazione».

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