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Una formazione del Catanzaro edizione 1970/71

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Se la Calabria, per la prima volta nella sua storia, è riuscita ad approdare in Serie A, il merito è del Catanzaro. E sono passati ben 50 anni da quella storica promozione nella massima serie della squadra giallorossa.

L’album dei ricordi racconta del presidente Nicola Ceravolo e del tecnico Gianni Seghedoni. È la stagione dei derby con la Reggina disputitasi addirittura a Firenze, dopo i noti fatti che portarono all’assegnazione del capoluogo di regione alla città di Catanzaro.

A fine campionato Mantova promosso direttamente in A. Per stabilire le altre due promozioni c’è bisogno di un triangolare di spareggio fra Atalanta, Bari e Catanzaro, tutte e tre classificatesi al secondo posto.

Il primo match si gioca a Bologna fra l’Atalanta e il Bari: vittoria sul campo per i bergamaschi per 2-0 (risultato poi omologato dopo la sospensione causa incidenti). Nel successivo confronto, disputatosi sempre a Bologna, l’Atalanta piega il Catanzaro per 1-0 con una rete allo scadere, conquistando così la promozione in Serie A.

Il 27 giugno del 1971 ecco allora l’ultimo confronto. Al San Paolo di Napoli il Catanzaro schiera la seguente formazione: Pozzani, Marini, Massari, Benedetto, Bertoletti, Busatta, Gori, Franzon, Mammì, Banelli, Ciannameo (quest’ultimo sostituito da Braca nella ripresa).

Ed è proprio sul cross del neo entrato Braca che Angelo Mammì, anticipando il difensore avversario, sigla la rete della vittoria e della promozione storica in Serie A. Grande festa al San Paolo, grande festa a Catanzaro su corso Mazzini.

Sembra ieri: eppure sono passati 50 anni da quando le aquile spiccarono il volo verso la massima serie, regalando così la A per la prima volta alla Calabria sportiva.

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