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HA garantito solidità e costanza di rendimento, qualche gol e tanti assist. Su e giù per la fascia. Antonio De Fazio ha dato il proprio contributo alla positiva stagione del Sersale, nella quale è mancata soltanto la classica ciliegina sulla torta, vale a dire la conquista di un posto nei play off. Per un punto la squadra di Giuseppe Saladino ha mancato l’obiettivo, che in verità stava centrando a dieci secondi dalla fine del campionato. Poi, si sa, è andata come è andata…

Facciamo, però, il punto con Antonio De Fazio, esterno lametino classe 1998, il quale nonostante la giovane età, annovera diverse esperienze nei vari campionati con le maglie di Vigor, Lucchese, Rignanese, Varesina, Rieti, Promosport, Sambiase e, appunto, Sersale.

Il rammarico

Con lui partiamo da quel 6° posto che «ci sta un po’ stretto» ci dice subito, aggiungendo poi che la squadra in questa stagione che si è da poco conclusa ha avuto «troppi alti e bassi, in quanto non siamo riusciti ad avere una continuità di risultati adeguata. Il piazzamento nei play off era un nostro obiettivo ed era anche alla nostra portata. Ed anche se ci è sfuggito solo per un punto e all’ultimo minuto, sicuramente si poteva e si doveva fare di più». Rimane quindi «un po’ di delusione per la sesta posizione finale». Antonio De Fazio ha un rimpianto particolare per una partita: «Sicuramente quella con il Cotronei Caccuri in casa. Sapevamo che era una buona squadra che doveva salvarsi, ma noi fra le mura amiche avevamo fatto sempre bene, perciò non andava persa quella partita».

La scelta

La scorsa estate la scelta, dell’esterno lametino, di giocare a Sersale. Ecco spiegato il motivo: «Perché avrei ritrovato un gruppo di ragazzi con cui ho già giocato e con cui ho un rapporto di stima e amicizia prima di tutto. Inoltre, conoscendo già l’ambiente di Sersale, molto sereno e sano, sapevo che non sarebbe stata la scelta sbagliata». Ed in effetti, il campo ha detto 27 presenze, tutte da titolare, 4 gol e numerosi assist per i compagni. «A livello personale mi sono tolto qualche soddisfazione con diversi gol e assist, mi dispiace solo che non siano serviti per raggiungere l’obiettivo dei play off. Spero comunque in futuro di riuscire a fare ancora meglio di quest’anno». Ed a proposito di futuro ci dice «di non sapere ancora cosa farò in questa nuova stagione calcistica. Mi ha già chiamato qualche squadra ma penso che prenderò ancora del tempo prima di assumere una decisione concreta».

Il legame con Saladino

Inevitabile, con De Fazio, fare un passaggio su Giuseppe Saladino «un tecnico che ben conoscevo, perché ho avuto la fortuna di lavorarci già da bambino ai tempi del Nicastro e della Vigor Lamezia. Sapevo che avrei ritrovato un mister preparato e un grande uomo che merita sicuramente altre categorie. Giuseppe Saladino prima di essere un grande allenatore è una grande persona».

Passato e futuro

L’anno scorso, di questi tempi, Antonio De Fazio conquistava la Serie D vincendo il mini torneo di Eccellenza con il Sambiase. Gli abbiamo chiesto che effetto gli fa vedere il club delle Due Torri in Prima categoria a distanza di un anno. «Sicuramente fa male vedere il Sambiase in Prima categoria – ci dice – dopo che abbiamo vinto il mini torneo dello scorso anno. Eravamo riusciti a conquistare una grande promozione in Serie D ed è un peccato che sia successa questa cosa. Il Sambiase merita categorie più alte per la storia, per il nome e soprattutto per i tifosi che sono eccezionali». A concludere, chiediamo al cursore giallorosso un parere sulla regola degli under. Questa la sua risposta: «Penso semplicemente che se un ragazzo è in gamba ed è forte, a prescindere dall’essere under o meno, giocherebbe lo stesso».

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