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Chi ha assistito alla Messa di papa Bergoglio, per l’inizio del suo pontificato, avrà notato che la lettura del Vangelo è stata salmodiada in greco da un sacerdote di rito greco-bizantino. Forse pochi sanno che anche a Cosenza nella bellissima Chiesa del Santissimo Salvatore, di fianco alla monumentale Chiesa di San Francesco di Paola, in corso Plebiscito, si celebra domenicalmente la Divina Liturgia seguendo il canone stabilito da San Giovanni Crisostomo.
Oltre al parroco, è da sottolineare la presenza di otto seminaristi, che animano la Messa con i loro canti tutti in greco. Se qualcuno vuole conoscere da vicino questo modo, sempre cattolico, di lodare il Signore Gesù, avrà una possibilità in più proprio in vista della prossima Pasqua, in cui i riti assumono una bellezza tutta particolare. Sono da segnalare ad esempio la Liturgia di domenica 24 marzo con inizio alle 10.45 e poi giovedì 28 alle 17.30 con l’Ufficio delle Sante sofferenze e il giorno dopo, alle 18,30 l’Ufficio delle lamentazioni. Ma una visita alla Chiesa è d’obbligo almeno nella mattinata del 30 marzo, quando tutta la navata viene cosparsa di foglie profumate per aspettare la Pasqua di risurrezione. Anche nella nostra città si potrà respirare la spiritualità bizantina, tipica del Monte Athos.

CHI ha assistito alla Messa di papa Bergoglio, per l’inizio del suo pontificato, avrà notato che la lettura del Vangelo è stata salmodiata in greco da un sacerdote di rito greco-bizantino. Forse pochi sanno che anche a Cosenza nella bellissima Chiesa del Santissimo Salvatore, di fianco alla monumentale Chiesa di San Francesco di Paola, in corso Plebiscito, si celebra domenicalmente la Divina Liturgia seguendo il canone stabilito da San Giovanni Crisostomo.

 

Oltre al parroco, è da sottolineare la presenza di otto seminaristi, che animano la Messa con i loro canti tutti in greco. Se qualcuno vuole conoscere da vicino questo modo, sempre cattolico, di lodare il Signore Gesù, avrà una possibilità in più proprio in vista della prossima Pasqua, in cui i riti assumono una bellezza tutta particolare. Sono da segnalare ad esempio la Liturgia di domenica 24 marzo con inizio alle 10.45 e poi giovedì 28 alle 17.30 con l’Ufficio delle Sante sofferenze e il giorno dopo, alle 18,30 l’Ufficio delle lamentazioni. 

Ma una visita alla Chiesa è d’obbligo almeno nella mattinata del 30 marzo, quando tutta la navata viene cosparsa di foglie profumate per aspettare la Pasqua di risurrezione. Anche nella nostra città si potrà respirare la spiritualità bizantina, tipica del Monte Athos.

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