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CASSANO ALLO JONIO (COSENZA) – Quarantasei chili di cocaina suddivisi in quaranta panetti e nascosti in un’intercapedine. Raramente si è assistito a un sequestro di droga di tale portata, ma è proprio quello che hanno eseguito nelle scorse ore i finanzieri della Compagnia di Castrovillari.

A trasportare quel grosso carico era un quarantetreenne di origine lituana, fermato sulla Strada statale 534 da una pattuglia delle fiamme gialle. Un normale controllo o forse un’attività d’indagine che parte da più lontano. I finanzieri lo aspettavano al varco? Impossibile a dirsi, dal momento che tutta l’indagine è coperta da segreto istruttorio. Di certo, al momento, c’è solo l’arresto dell’insospettabile cittadino dell’Est. Corriere della droga sì, ma a sua stessa insaputa.

È questa, non a caso, la linea difensiva da lui adottata davanti al giudice. L’uomo, infatti, si è presentato in tribunale per l’udienza di convalida del suo arresto e, in quella circostanza, ha affermato di non essere a conoscenza della provenienza di un carico extralarge di cocaina. Ignorava che fosse pure dentro al furgone, quindi qualcuno deve averlo nascosto lì a sua insaputa.

Per trasportarlo dove, e soprattutto a chi? L’indagato, ovviamente, non ha potuto associare alcuna risposta a tali quesiti che restano sullo sfondo. Il suo arresto è stato convalidato e il giudice ha decretato la prosecuzione della sua custodia dietro le sbarre. È accusato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Nei prossimi giorni la polvere bianca finita sotto sequestro sarà affidata a tecnici specializzati per verificarne la purezza e quantificarne anche un possibile valore economico.

Il traffico di droga, dunque, a scanso di equivoci si ripropone come attività principale di lucro da parte dei gruppi del crimine organizzato, probabilmente anche in ragione della flessione naturale che hanno subito le estorsioni a causa del periodo di emergenza sanitaria. La droga torna in primo piano insomma e l’ultimo sequestro, qualora ve ne fosse bisogno, vale da conferma.

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