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L’uomo aveva offerto un passaggio m si trattava di malviventi che avevano un piano per fortuna sventato dai carabinieri

RENDE (COSENZA) – I carabinieri di Rende, insieme a quelli di San Pietro in Guarano e dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende, hanno arrestato quattro persone per sequestro di persona, rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di tre giovani rispettivamente di 24, 19 e 18 anni più un minorenne i quali, nei pressi dell’ingresso autostradale, sono saliti a bordo di un’automobile con la scusa di farsi dare un passaggio. Per l’ignaro conducente dell’auto, però, a quel punto iniziava l’incubo. Prima veniva ferito al volto con una forbice e poi è stato derubato dei suoi effetti personali (portafogli, orologio, smartphone). All’uomo, inoltre, venivano richiesti 500 euro in contanti. Non avendoli con sè, con la scusa di farsi accompagnare a casa per poter prendere il bancomat del padre e soddisfare la richiesta dei malviventi, riusciva a scappare e a dare l’allarme ai genitori e ai vicini di casa.

I malviventi si davano alla fuga con l’autovettura del malcapitato, ma a seguito di immediate ricerche diramate dagli operatori del 112 del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, veniva avviata una massiccia e immediata caccia all’uomo con numerosi posti di controllo, che infatti consentiva di intercettare a Rende i malfattori, i quali, dapprima tentavano di dileguarsi a forte velocità, ingaggiando un inseguimento con i militari operanti, successivamente non si fermavano all’alt intimato dagli altri militari di rinforzo dislocati sulle principali arterie stradali, forzando il dispositivo in atto ed infine, vistisi alle strette, abbandonavano il mezzo e si davano a rocambolesca fuga a piedi per le campagne circostanti dove, al termine di un estenuante inseguimento, tre di essi venivano prontamente raggiunti e immobilizzati dagli operanti.

Il quarto, sfuggito momentaneamente alla cattura, a seguito dei primi accertamenti veniva immediatamente individuato e sorpreso all’interno della sua abitazione con ancora addosso gli abiti bagnati e sporchi di fango utilizzati durante la fuga nelle campagne.

Gli arrestati maggiorenni sono stati associati presso la casa circondariale di Cosenza. L’arrestato minorenne invece, accompagnato presso l’istituto di pena minorile di Catanzaro. 

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