X
<
>

La riunione con Verbeni, Caracciolo, Morrone e Vercillo

Condividi:
4 minuti per la lettura

MONTALTO UFFUGO (COSENZA) – Incontro molto partecipato, quello di ieri sera, a Montalto Uffugo per la puzza di fogna nella zona valliva della città  (LEGGI LA NOTIZIAche sta portando all’esasperazione i residenti (LEGGI), i quali si sono dati appuntamento al River club di Sant’Antonello per discutere l’incresciosa problematica. Alla riunione organizzata dall’Associazione ambientalista “Crocevia” hanno partecipato i rappresentanti Antonio Morrone e Irma Vercillo, il sindaco Pietro Caracciolo e l’assessore all’ambiente del comune Bianca Verbeni. Dall’incontro è emerso che il problema sarebbe riconducibile al depuratore di Contrada Coda di Volpe nel comune di Rende.

LA DENUNCIA: «CI STATE AVVELENANDO TUTTI»

 

È per questo che il sindaco Caracciolo ha protocollato proprio ieri una missiva indirizzata al Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, al Procuratore della Repubblica di Cosenza e all’avvocato Maximiliano Granata, custode giudiziale dell’impianto di depurazione di Contrada coda di Volpe di Rende. Nella lettera in qualità di primo cittadino «chiede» ed anzi «pretende» che «vengano posti in essere gli accorgimenti necessari per porre rimedio a tale criticità che finiscono per influire negativamente sullo stato d’animo di chi è costretto a convivere con tutto ciò ed è oramai giunto all’esasperazione».

«Da circa 20 giorni sui social network cittadini di Montalto Uffugo residenti nelle zone di Settimo di Montalto Uffugo, Santa Maria di Settimo, Contrada Salerni e Sant’antonello – segnala il sindaco – lamentano nelle ore notturne e sino al mattino un forte odore di scarichi fognari che li costringe a restare chiusi in casa e a non potere neppure fare arieggiare le abitazioni che si impegnerebbero di tale olezzo».

montalto cattivi odori

 

Il sindaco esclude poi che il problema sia da circoscrivere al suo comune e precisa che «per ciò che attiene al territorio del comune di Montalto Uffugo, ho disposto, a mezzo di addetti comunali, una ricognizione delle linee fognarie comunali alle quali ho partecipato personalmente. Da tale sopralluogo non sono emerse anomalie onde la fonte inquinante deve essere ricercata altrove». Caracciolo spiega nella lettera di essere stato personalmente sul posto e che «da ulteriori e ripetuti sopralluoghi che ho effettuato anche a tarda notte, sembrerebbe che tale olezzi provengano dal depuratore Consortile di contrada Coda di Volpe, in agro di Rende, atteso che il cattivo odore è sempre più avvertibile man mano che ci si avvicina, dal territorio di Montalto Uffugo al sito in questione».

«La vicenda – spiega il sindaco – sta creando un vero e proprio allarme sociale sul territorio da me amministrato ma anche, per quanto mi viene riferito, sul territorio del comune di Rende e Rose. Sono sempre più frequenti le legittime e giustificate lamentele dei cittadini montaltesi e dei loro bambini, i quali sono ormai destinati a tapparsi nelle case per non subire le conseguenze di quanto sta accadendo, con logiche ripercussioni sullo stato d’animo, in quanto vengono privati della possibilità di respirare aria salubre». Il sindaco è dalla parte dei cittadini definendo «una situazione divenuta insostenibile».

Tra le altre cose Pietro Caracciolo fa notare che l’impianto di depurazione di Contrada di Volpe di Rende «è sottoposto a sequestro penale e si trova, pertanto, sotto il controllo, a mezzo del custode giudiziario, dell’Ago penale presso il Tribunale di Cosenza: ciò faceva sorgere all’aspettativa che l’attenzione dovesse essere massima». Alla luce di ciò Caracciolo spiega le motivazioni della missiva facendo istanza «al signor prefetto di Cosenza di cui è notoria la sensibilità rispetto alle problematiche che riguardano il territorio, l’ambiente e la salute pubblica, affinché voglia convocare un tavolo tecnico, al quale gradirei partecipare, con le attuali autorità in indirizzo e con altri che vorrei individuare, al fine di concordare le modalità per accertare causa e natura di quanto lamentato e per potere risolvere in via definitiva la problematica in essere».

Il primo cittadino ha poi evidenziato «di avere, nei giorni scorsi, già sollecitato l’intervento del signor procuratore della repubblica di Cosenza, l’Asp, l’Arpacal e i carabinieri forestali» e di essere «in attesa di conoscere gli sviluppi tale sollecitazione».

Nel stesso tempo il sindaco ha invitato l’avvocato Granata, questa volta nella qualità di presidente del consorzio Valle Crati, ad accelerare le procedure e di portare avanti il project financing relativo al potenziamento dell’impianto di depurazione e al rifacimento delle linee di collettamento fognario dei comuni consorziati, in modo da risolvere in modo definitivo la problematica della depurazione che tanto affligge i nostri centri».

A questo punto i cittadini di Montalto Uffugo e il sindaco restano in attesa della sollecita convocazione dell’invocato tavolo tecnico, mentre la puzza continua e sono sempre più le persone che avvertono malori.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE