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Una docente in classe

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COSENZA – Con la ordinanza numero 112 del 6 maggio 2022 il Ministero dell’Istruzione ha riaperto le Graduatorie Provinciali delle Supplenze e le Graduatorie di Istituto delle scuole di ogni ordine e grado, consentendo nuovi inserimenti, aggiornamenti e trasferimenti di Provincia. Ha comunicarlo è la Flc Cgil di Cosenza che annuncia come il sindacato si sia già attivato per consentire una consulenza capillare, sia attraverso webinar differenziati in base alle peculiarità e alle casistiche principali, sia garantendo la consulenza in presenza, nella sede di Cosenza e nelle varie strutture territoriali della Provincia di Cosenza.

Ma pur soddisfatti della riapertura delle GPS il sindacato segnala «le criticità di un sistema che alimenta il precariato anziché combatterlo. Ricordiamo, infatti, che salvo alcune eccezioni, stabilite attraverso norme straordinarie, né le GPS né le Graduatorie di Istituto danno accesso al ruolo». E per questo in sede di confronto con il Ministero dell’istruzione il sindacato ha presentato alcune osservazioni per esempio sul punteggio e sul controllo dei titoli di studi; le ore spezzate; la conoscenza delle sedi disponibili; la regolamentazione dell’applicazione delle precedenze.

«Come Flc Cgil – è scritto in una nota – non siamo assolutamente soddisfatti delle troppe chiusure ricevute. Soprattutto non possiamo condividere e accettare che nel sistema di assegnazione delle supplenze venga meno qualsiasi trasparenza e qualsiasi tutela; così si crea un sistema farraginoso, una “macchina infernale” che comprime i diritti dei precari. Queste osservazioni appaiono tanto più amare e vanno nel senso di una sempre maggiore compressione dei diritti dei precari, a maggior ragione se si leggono in continuità con quanto previsto con il nuovo decreto di reclutamento del personale scolastico , DL 36/2022. Lo strumento utilizzato dal Governo non ha consentito alcun dibattito con le Organizzazioni Sindacali di Categoria che rappresentano tutta la comunità scolastica; con una decisione del tutto unilaterale pertanto si sono individuati i punti cardine del nuovo reclutamento del personale scolastico che, lungi dal garantire una preparazione di qualità delle nuove generazioni dei docenti, altro non fanno se non alimentare le lobby che stanno dietro agli enti privati di formazione, a spese dei lavoratori».

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