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CETRARO (COSENZA) – È stato arrestato in flagranza di reato il 40enne cetrarese Maurizio Zicca alias “u biondo”, accusato di evasione dagli arresti domiciliari. L’uomo, dipendente comunale, recidivo, l’altro ieri è stato beccato dai militari della stazione di Cetraro mentre si trovava in un bar della contrada Ceramile dopo che non era stato trovato in casa per il controllo.

Zicca è stato condannato definitivamente ed in espiazione di pena in misura alternativa dei domiciliari, in quanto ritenuto colpevole di estorsione aggravata in concorso, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo è anche imputato nel processo scaturito dall’operazione Pandemonio, che a giugno ha portato all’arresto di due persone con 11 indagati, accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al furto pluriaggravato e continuato, e di ricettazione.

Le attività d’indagine, avviate a maggio 2016, dai Carabinieri di Cetraro, con il supporto del Nor della Compagnia di Paola, e refertate a febbraio 2018, hanno consentito di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere, composta da soggetti già noti alle forze dell’ordine, originari dell’area urbana di Cetraro, operativa nell’area tirrenico cosentina e specializzata nella commissione di furti di autovetture, prevalentemente Fiat Panda, da cui il nome dell’operazione, e di gasolio da automezzi. Scopo del sodalizio criminale era quello di destinare il prodotto alla ricettazione su tutto il territorio provinciale.

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