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La Suprema Corte di Cassazione

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CASSANO ALLO JONIO (CS) – Giovanni De Cicco, 51 anni di Cassano, autore dell’omicidio di sua moglie, Romina Iannicelli, resterà in carcere per tutta la vita. La prima sezione penale della corte di Cassazione ha confermato, rigettando il ricorso dei suoi avvocati, il verdetto che era stato già emesso dalla Corte d’Assise di Cosenza e dalla Corte d’Assise di Appello di Catanzaro, cioè l’ergastolo.

Come si ricorderà Giovanni De Cicco è l’autore del delitto di Romina Iannicelli, quarantatreenne e al terzo mese di gravidanza. Romina Iannicelli fu uccisa nella sua abitazione, dove viveva con il marito omicida e con l’anziana suocera, nello slargo di via del Popolo, nel cuore del centro storico di Cassano, adiacente la storica piazza Paglialunga, nella notte tra il 15 e il 16 aprile del 2019, al termine di un’aggressione portata a termine prima con le mani, poi con un cavetto per ricaricare i telefonini e infine con un bastone.

L’esame autoptico che venne eseguito sul corpo della quarantatreenne dal dottor Barbaro stabilì che Romina morì per soffocamento e per le tante botte che ricevette e che le causarono anche un trauma cranico.  A distanza di poco più di un anno Giovanni De Cicco venne giudicato dalla prima sezione della Corte d’Assise di Cosenza, presidente Paola Lucente, a latere Francesca De Vuono. La Corte, accogliendo le richieste del pubblico ministero, Valentina Draetta, con sentenza emessa il 20 luglio del 2020, condannò l’allora quarantanovenne Giovanni De Cicco all’ergastolo e all’isolamento diurno per tre mesi, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici nonché all’interdizione legale. Il 24 aprile 2021 la Corte d’Appello d’Assise di Catanzaro confermò il carcere a vita.  Pena confermata anche dalla Corte di Cassazione con la sentenza emessa il 4 luglio scorso. Rigettato il ricorso, ritenuto inammissibile, presentato dai difensori. Le parti civili erano rappresentate dagli avvocati Rosetta Rago e Angela Bellusci.

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