X
<
>

Un momento della celebrazione dei funerali

Condividi:
2 minuti per la lettura

FUSCALDO (COSENZA) – La Chiesa Matrice di Fuscaldo ha accolto l’ultimo saluto a “Donna Scina”, così come la chiamavano tutti, affettuosamente, nella sua Fuscaldo. La vedova di Giannino Losardo, infatti, viveva a Palazzo Mazzei, nel centro storico del comune tirrenico. Ed è proprio nel centro storico che ha svolto il delicato compito di maestra di scuola elementare. Ed è su quelli che sono stati i suoi insegnamenti, che don Pietro De Luca ha incentrato l’omelia funebre, a cui hanno partecipato, di fianco ai figli Raffaele ed Angelo, anche il sindaco Giacomo Middea ed il suo collega di Cetraro, Ermanno Cennamo.

Rosina Gullo Losardo, insieme alla sorella Adelina, sono state due pilastri storici della scuola elementare fuscaldese. La signorilità fatta a persona. Non ponevano distanze con gli altri, anzi, la loro autentica genuinità abbatteva ogni distanza, interessandosi, concretamente, alle vicende dei loro scolari e delle loro famiglie. Ed è commovente il ricordo di Santino Cappadone, presidente del consiglio comunale di Pero ed alunno di donna Scina.

“Molte sono le persone che si incontrano sul percorso della vita, alcune di esse risultano davvero fondamentali e speciali, al punto che poi rimangono, per sempre, nel cuore di ciascuno di noi – ha scritto Cappadone – tra queste riconosciamo, certamente, le maestre ed i maestri delle scuole elementari. Leggo che la mia maestra, la straordinaria Donna Scina (al secolo Rosina Gullo) non c’è più. La triste notizia ha avuto per me l’effetto di un colpo allo stomaco. Con lei ho frequentato solo la quinta elementare, fino in quarta il mio maestro era stato il magnifico don Ercole Mandarini. Difficile mettere in ordine e a fuoco le tantissime immagini della maestra nel caleidoscopio della mia memoria, ormai un po’ troppo affollata. Nel turbinio immaginifico si susseguono rapidamente scene e visioni: ecco che si ferma per un attimo la sua figura magra, mentre mi sembra di udire il suono della sua voce delicata, appena tremolante ma ferma nei concetti e sempre incoraggiante; avanza ora la sua immagine accanto alla biondissima sorella e altrettanto valente maestra Donna Lina”.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE