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Domenico Pometti, per tutti Mimmo

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LONGOBUCCO – Lascia dopo 44 anni di servizio nella comunità longobucchese il medico di famiglia Domenico Pometti, per tutti Mimmo, l’ultimo dei medici della… vecchia guardia. Un percorso professionale iniziato con il diploma al Liceo Classico di San Giorgio Albanese, alla fine degli anni ‘60 seguito a Modena con l’iscrizione alla facoltà di Medicina.

Laureatosi nel 1978, dopo un periodo di tre anni in servizio medico nel Comune di Caloveto, ritorna nella sua Longobucco dove esercita con grande dedizione, fino ad oggi la sua professione, non solo nel centro abitato ma soprattutto nelle zone rurali delle frazioni. Di lui tutti riconoscono un professionista d’altri tempi.

Medico di base, ma all’occorrenza anche dentista, pronto anche a cimentarsi, al bisogno, in interventi urgenti di micro chirurgia, stante l’atavico isolamento geografico in cui versa la cittadina silana distante diversi chilometri dal centro ospedaliero più vicino. In questi anni di Pandemia non si è risparmiato nello stare vicino ad ogni suo paziente, nel prestare le prime cure e, successivamente nella somministrazione dei vaccini. Amante di Storia e tradizione, traduttore di testi in Greco.

A lui giunge, oggi, il grazie di tutta la comunità. In particolare, un gruppo di suoi pazienti ha voluto esprimergli, tramite il nostro giornale, il ringraziamento per il lavoro svolto e gli auguri per un lungo e meritato riposo.

«Grazie – hanno scritto in una lettera aperta – per la tua provata professionalità, per il rigore deontologico con cui hai svolto la tua missione, anteponendo sempre la salute all’assistito. Grazie per l’attenzione e la disponibilità con cui ogni paziente è stato accolto nel tuo studio, per la tua capacità di guardare le persone partendo dal più piccolo sintomo, per la straordinaria dedizione al lavoro che ti ha portato nelle case dei pazienti in qualsiasi momento. Grazie per i mille suggerimenti utili e rassicuranti, dispensati in tutti questi anni, per essere stato il grande professionista che si è preso cura di tanti cittadini, che la porteranno nel cuore colmo di stima, per il tempo che hai dedicato ad ognuno, spesso sottraendolo a sé e ai propri cari. A te i ringraziamenti più sinceri, la stima, la gratitudine dei pazienti, la riconoscenza per il lavoro compiuto con l’augurio di un lungo e sereno periodo di meritato congedo dal lavoro. La pensione è un traguardo meritato. termina la lettera – ma rimarrà indelebile l’affetto e la stima della nostra comunità per un professionista che ha portato avanti il proprio lavoro come una vera missione. Grazie Mimmo».

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