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Il tribunale di Cosenza

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COSENZA – La Polizia di Cosenza ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Cosenza su richiesta della Procura, nei confronti di 7 persone, di cui tre in carcere, quattro agli arresti domiciliari e una con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Gli indagati sono ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti in quanto ritenuti responsabili di diversi episodi di cessione di sostanza stupefacente (trenta i casi contestati) in particolare “cocaina” e “marijuana”. In alcuni degli episodi di cessione contestati, alcuni degli odierni indagati, da fornitori, hanno rivestito il ruolo di “vittima-assuntore” della sostanza stupefacente acquistata da altri indagati. 

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L’indagine, svolta dalla sezione polizia giudiziaria della Procura di Cosenza, con l’ausilio della Squadra mobile e del reparto prevenzione crimine Calabria settentrionale di Rende, è partita dalla denuncia sporta da una ‘madre coraggio’ che nel mese di ottobre dello scorso anno ormai stanca delle continue vessazioni a cui era sottoposta dal figlio tossicodipendente, ricoverato presso una casa di cura.

Dall’attività investigativa è emerso che la maggior parte degli indagati aveva messo in atto un sistema di spaccio collaudato operando soprattutto dalle rispettive abitazioni anche se alcuni di loro erano agli arresti domiciliari. Le forze dell’ordine hanno accertato episodi di di consegna delle dosi di cocaina all’interno della struttura sanitaria dove un giovane tossicodipendente si trovava ricoverato per disturbi psichiatrici dovuti all’abuso di sostanze stupefacenti e sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata. 

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