X
<
>

Uno scatto di una vecchia edizione della Fiera di San Giuseppe

Condividi:
2 minuti per la lettura

COSENZA – È una Fiera di San Giuseppe organizzata combattendo contro il tempo quella che aprirà i battenti il prossimo 20 aprile e andrà avanti fino al 25 (gli stand di piante, terrecotte e vimini resteranno invece un po’ di più, come di consueto, e chiuderanno il 30). Poche risorse – quasi nulle, in realtà, per via del dissesto si spenderà quanto si incasserà con le tariffe di occupazione del suolo pubblico – pochi dipendenti, nessun bando per l’assegnazione dei posteggi perché, appunto, non c’è tempo.

L’amministrazione comunale, come si spiega nella delibera con cui la Giunta ha approvato il programma di massima dell’evento, ha deciso di utilizzare la graduatoria elaborata per l’edizione 2020, poi saltata causa Covid.

«Fatta salva la possibilità, in caso di rinuncia da parte dei richiedenti anno 2020, di assegnazione dei posti liberi e disponibili ad ulteriori richiedenti, anche fuori termine, secondo le modalità individuate dal responsabile unico del procedimento» si legge nella delibera.

IL PERCORSO

La collocazione ricalca in buona parte quella delle ultime edizioni. C’era l’ambizione di tornare nel centro storico, che si è scontrata con il veto della commissione per l’ordine e della sicurezza: le condizioni che hanno portato l’ex amministrazione Occhiuto a spostare la Fiera, insomma, non sono cambiate perché il centro storico non ha vie di fuga ed è area a rischio dissesto.

Quindi si resta su viale Mancini, tanto più che nella stessa delibera della Giunta Caruso si riconosce che questa collocazione «ha ottenuto grande consenso sia tra i visitatori che tra gli stessi operatori». Gli stand saranno quindi collocati su via Cesare Baccelli, sul primo tratto del Lungo Crati, su via Sertorio Quattromani, viale Giacomo Mancini, piazza Mancini, piazza Matteotti e ponte di Alarico. Le associazioni no profit che faranno richiesta di spazi a titolo gratuito saranno sistemate nel piazzale dei 2 Fiumi.

SCUOLE CHIUSE

La delibera prevede anche la chiusura delle scuole. Non di tutte, a quanto pare: «Il Settore Educazione, di concerto con il Settore Infrastrutture ed il Comando di Polizia Municipale, provvederà a quanto di competenza per la chiusura dei plessi scolastici ricadenti nell’ hinterland fieristico».

Sul punto il consigliere comunale Giuseppe d’Ippolito (FdI) ha chiesto in commissione maggiore chiarezza, sollecitando una comunicazione tempestiva rispetto ai plessi scolastici che verranno chiusi. «Ritengo che non si debba fare alcuna discriminazione e sia necessario tener conto delle diverse esigenze: da un lato le difficoltà che sorgeranno per poter raggiungere le scuole – dice d’Ippolito – dall’altro il lungo periodo di vacanza. Credo sia giusto dare in tempi rapidi certezze alla città».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE