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L'auto della coppia vittima di aggressione

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ROGLIANO (CS) – I militari della compagnia Carabinieri di Rogliano hanno notificato nei Comuni di Rogliano e Marzi, sette avvisi di conclusione delle indagini preliminari emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza e dalla Procura dei minori presso il Tribunale di Catanzaro nei confronti di altrettanti giovani indagati, a vario titolo ed in concorso tra loro, per violenza privata”, percosse, minaccia aggravata e danneggiamento aggravato”.

Le indagini, tuttora in corso, avrebbero consentito di smascherare una banda responsabile di una brutale aggressione avvenuta ai danni di una coppia di fidanzati nell’agosto 2020.

All’operazione è stato dato il nome in codice “Crazy night” (Notte pazza). L’indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, è scaturita da un grave episodio di violenza avvenuto nella notte compresa tra il 22 ed il 23 agosto dello scorso anno, quando proprio nel cuore del Comune di Rogliano, centro cardine del comprensorio del Valle del Savuto, due fidanzati, di 25 e 22 anni, erano stati violentemente aggrediti e l’autovettura a bordo della quale viaggiavano danneggiata a sassate.

Gli aggressori, tutti originari e residenti nei Comuni di Rogliano e Marzi, a bordo di 3 autovetture, avevano costretto le giovani vittime prima ad accostare e ad arrestare la marcia della loro automobile nella centralissima Via Antonio Guarasci, quindi, scesi dalle vetture, avevano costretto il ragazzo, 25enne ad uscire dalla vettura a fronte delle minacce di morte rivoltegli da uno dei malviventi.

Mentre 5 degli appartenenti al branco lo immobilizzavano con la forza e lo percuotevano violentemente, gli altri 2, afferrati dei sassi da terra, ruppero i vetri dell’autovettura del ragazzo, a bordo della quale si trovava ancora, seduta sul sedile anteriore lato passeggero, la sua fidanzata, rimasta illesa nonostante la copiosa quantità di frammenti di vetro riversatasi all’interno dell’abitacolo.

Durante il raid erano state anche proferite minacce di morte laddove il ragazzo fosse stato rivisto nel Comune di Rogliano.

Compiuta la violenta azione, il branco si era rapidamente dileguato tra le vie del centro storico cittadino. Le urla delle vittime e la rocambolesca operazione avevano svegliato numerosi residenti delle abitazioni vicine che avevano contattato il numero di emergenza 112. I militari, nel corso dell’indagine, sono riusciti, grazie alla collaborazione delle vittime e di numerosi passanti, oltre che a e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, anche a chiarire le reali motivazioni dell’aggressione: tutto sarebbe infatti nato dalla gelosia del capo della banda, il più grande, evidentemente infastidito dalla decisione della ragazza di trascorrere la serata in compagnia del nuovo fidanzato.

Quest’ultimo era peraltro ritenuto colpevole di essere un elemento esterno alla compagnia di amicizie originarie della coppia, circostanza che, unita al fatto di provenire dal Comune di Bianchi, distante alcune decine di chilometri dal cuore del Savuto, ha scatenato l’impulso vendicativo del 31enne, seguito ed aiutato dagli amici.

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