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Fabiana Luzzi

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CORIGLIANO (Cosenza) – Una lite, forse per gelosia, comunque innescata in un rapporto logorato che aveva, come è giusto che sia soprattutto in adolescenza, i suoi momenti alti e quelli più grigi. Fabiana Luzzi, sedicenne studentessa di ragioneria, è morta per questo. Per una follia. Per l’ennesima violenza da parte di un uomo, in questo caso un giovane diciassettenne che da qualche tempo frequentava la sua coetanea. «Le ho dato una coltellata, quindi ho deciso di bruciare il cadavere». Poche parole. Crude. Nette. Inquietanti. Ancora più sconvolgenti quando il giovane Davide M, studente dell’istituto tecnico di Corigliano, avrebbe aggiunto: «Era ancora viva quando le ho dato fuoco».

Qualcosa, dunque, non è andato per il verso giusto nel primo pomeriggio di venerdì. Fabiana è uscita da scuola, a Corigliano Calabro, ha salutato le amiche e poi più nulla. I genitori hanno atteso prima di lanciare l’allarme. Avevano pensato ad un ritardo come tanti. D’altronde, Fabiana non era nuova a qualche momento “di sana follia”. Lo scorso anno aveva raggiunto alcuni amici a Bologna, ma poi tutto era rientrato. Quando, però, il ritardo è cresciuto, è scattato l’allarme. Immediate le ricerche dei carabinieri della locale Compagnia. Quella di Davide è stata una confessione senza lacrime. Senza palesare alcun pentimento, se non qualche emozione momentanea, ha ripetuto spesso ripetuto: «Sono stanco, voglio andare a dormire».

Tanti i tentativi di giustificarsi, di trovare un appiglio. Davide ha raccontato di una discussione nata rispetto agli ultimi tempi, quando la loro storia aveva avuto delle flessioni. Si sarebbero rinfacciati gli incontri nati in questi ultimi tempi, quindi la rabbia, forse la reazione di lei, davanti alla quale lui ha impugnato il coltello e ha sferrato i fendenti. Ed è a questo punto che i militari incrociano alcuni dati. Fabiana era scomparsa venerdì, e proprio quel pomeriggio un giovane diciassettenne si era presentato in ospedale con alcune ustioni. Prima aveva detto di essere caduto con il motorino, poi altre scuse. Le ricostruzioni sui rapporti personali della sedicenne offrono uno spaccato diverso.

Il ragazzo ha una relazione con quella giovane scomparsa. Ed allora, inizia un lungo interrogatorio. Durante il quale il giovane parla di un’aggressione subita. Fa anche i nomi, ma poco dopo crolla sotto il peso delle sue responsabilità. Al pm della Procura di Rossano Maria Vallefuoco, che lo ha interrogato su delega della Procura dei Minori, alla presenza dei legali di fiducia e dei carabinieri, ha detto di avere accoltellato la fidanzatina al termine di una lite nata per il rapporto travagliato che esisteva tra loro. Un rapporto ripreso da poco e caratterizzato da gelosie reciproche. Dopo averla accoltellata, avrebbe detto il giovane, studente in un istituto diverso da quello della vittima, ha dato fuoco al corpo della ragazzina. È stato lui a indicare il luogo di campagna dove è avvenuto il macabro ritrovamento.

Il ragazzo ha raccontato che venerdì è andato a prendere la fidanzata a scuola e di essersi poi appartato con lei in una strada isolata nelle vicinanze dell’istituto. Il minore ha poi detto di avere avuto la lite con la ragazza al culmine della quale l’ha accoltellata. Quindi ha gettato poco distante il coltello, insieme allo zainetto ed al cellulare della vittima, che non sono stati ancora trovati, e di essere andato poi a rifornirsi della benzina.  Dove è morta la giovane qualcuno ha depositato un fiore, per avere un luogo dove piangere quella giovane vita spezzata. 

«Fabiana amava tanto la vita», dicono tra i singhiozzi i suoi amici. Qualcuno critica invece i comportamenti del giovane amore che si è trasformato in omicida e parla di violenze. Ricostruzioni segnate da rabbia e dolore, ma anche da tanta incredulità. Nelle prossime ore il magistrato deciderà su come proseguire rispetto alla misura da applicare al giovane minorenne, che intanto è stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio volontario. Intanto, Corigliano vive una pagina drammatica della sua storia, con le foto di Fabiana che descrivono con chiarezza la semplicità e la dolcezza di quella sedicenne morta carbonizzata. I funerali della ragazzina potrebbero celebrarsi con il rito dei testimoni di Geova; il rito potrebbe essere celebrato martedì prossimo, ma sulla data ci sono ancora diversi dubbi legati agli esami che dovranno essere conclusi.

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