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COSENZA – Si torna a sparare nel Tirreno cosentino. Tentato omicidio nella tarda serata di ieri nel Comune di Acquappesa. Ferito in pieno petto a colpi di arma da fuoco Guido Pinto di 47 anni.

Ai sanitari del 118 intervenuti sul posto le condizioni dell’uomo sono apparse subito molto gravi e dopo averlo stabilizzato lo hanno trasferito all’Annunziata di Cosenza dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico durato diverse ore.

L’uomo è fuori pericolo, ma le sue condizioni restano comunque gravi. Sulla vicenda indagano per tentato omicidio i Carabinieri agli ordini del capitano Pedullà su delega della Procura di Paola.

AGGIORNAMENTO ORE 10.30

Emergono nuovi particolari sul ferimento, a colpi di arma da fuoco, avvenuto nella tarda serata di ieri presso il bivio di Acquappesa sulla statale 18 intorno alle 22,30. Secondo le ultime indiscrezioni trapelate Guido Pinto 45 anni, ex vigile urbano nel Comune di Acquappesa, fino allo scorso, sposato e padre di due figli, nonché titolare di una palestra a Guardia Piemontese, sarebbe stato vittima di un vero e proprio agguato in perfetto stile mafioso.

Da una prima sommaria ricostruzione dell’accaduto l’uomo era a bordo della sua auto, una Alfa Romeo 156 quando, in prossimità del bivio di Acquappesa, sarebbe stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco sparati dai killer che lo stavano aspettando. Nonostante fosse ferito gravemente al petto l’uomo sarebbe riuscito ad invertire la marcia sulla ss 18 in direzione nord, presumibilmente, nel tentativo disperato di raggiungere al più presto l’ospedale di Cetraro, distante pochi chilometri, prima che fosse troppo tardi.

Una corsa disperata che si è conclusa, dopo aver percorso appena pochi metri, con lo schianto contro un guardrail in prossimità della stazione di servizio Esso, dopo che le forze lo avevano abbandonato.

Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri della stazione di Cetraro e i vigili del fuoco. Dopo aver stabilizzato il ferito l’uomo è stato trasferito subito all’Annunziata di Cosenza, dove è arrivato in codice rosso. Sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al polmone le sue condizioni restano, comunque, gravi ma stabili. La Procura di Paola, agli ordini del procuratore capo Pierpaolo Bruni ha aperto un fascicolo per tentato omicidio.

UN PRECEDENTE “PERICOLOSO”

La vittima dell’agguato, Guido Pinto, quando gestiva un distributore di carburante, fu protagonista di un grave episodio nel 2004. Nel corso di una rapina nell’esercizio sparò e uccise uno dei malviventi. In quella circostanza gli venne riconosciuto di avere agito per legittima difesa.

«UN FATTO GRAVISSIMO, SIAMO SCONVOLTI»

«Siamo sconvolti – ha detto il sindaco di Cetraro Ermanno Cennamo – Un fatto gravissimo che riporta la città indietro ai terribili anni ’80. E proprio, oggi che commemoriamo il delitto di Giannino Losardo, avvenuto il 21 giugno 1980. Ancora oggi, purtroppo, sul Tirreno cosentino accadono fatti di sangue che ci fanno fortemente preoccupare. Ciò significa che tutte le forze sane, a partire dalle amministrazioni comunali, i partiti, le associazioni, la scuola e la chiesa devono lavorare in sinergia per costruire un forte fronte comune contro la criminalità che sta cercando, pericolosamente, di rialzare la testa e riportarci nel baratro».

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