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TRA I Comuni di Cosenza, Rogliano, Scigliano, Rende, i carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, supportati da personale del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a 7 arresti emessi dal gip presso il Tribunale di Cosenza, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “detenzione e cessione di droga aggravata e continuata”, “furto aggravato” nonché “estorsione”. Per tre di loro è scattata la custodia cautelare in carcere mentre, per i rimanenti quattro, la misura cautelare degli arresti domiciliari nei Comuni di Cosenza, Rovito e Rende.

DROGA A COSENZA, SETTE ARRESTI: I NOMI

Misura cautelare degli arresti in Carcere:

  • ESPOSITO Manuel, Cosenza, cl. ’87;
  • ALTOMARE Pilerio Alessandro, Cosenza, ’83;
  • BEVILACQUA Francesco detto “Pierino”, Cosenza, ’89

Misura cautelare degli arresti Domiciliari:

  • DE VUONO Vittorio, Cosenza, ’85;
  • ROSE Eugenio, Cosenza, ’87;
  • GERACE Andrea, Cosenza, ’74;
  • RAGUSA Ivano, Cosenza, ’87

INDAGINI PARTITE DA UN CONTROLLO EFFETTUATO NEL MARZO 2021

L’attività di indagine, condotta dai Militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rogliano e dalla Stazione Carabinieri di Scigliano, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo, è scaturita da un controllo effettuato, sul finire del mese di marzo 2021, nei confronti di 3 giovani, oggi finiti agli arresti, residenti a Scigliano e Pedivigliano, i quali, fermati nei pressi dello svincolo autostradale Altilia/Grimaldi, erano stati trovati in possesso di circa 20 grammi di droga di tipo marijuana e avevano riferito di averla acquistata a Cosenza (zona Autolinee-via Popilia) da un soggetto non meglio identificato.

Le successive indagini hanno portato a scoprire un’attività di spaccio ampia e articolata, estesa in particolar modo nella zona dell’università di Arcavacata di Rende. Gli stupefacenti venduti erano marijuana, hashish, cocaina ed eroina, come contestualmente confermato dagli assuntori. Inizialmente, è stato osservato come uno degli indagati, attraverso il proprio telefono cellulare, avesse dato origine ad una vera e propria attività di scambio ed intermediazione, servendosi dei più diffusi sistemi di comunicazione, per concordare appuntamenti e incontri per il pagamento e ritiro delle sostanze vietate. Poi si è arrivati ad individuare un evidente e manifesto rapporto di collaborazione tra gli indagati, di conseguenza, l’attività investigativa ha fatto emergere una fitta “rete” di distribuzione di varie sostanze stupefacenti grazie alla quale gli indagati, confidando sulla costante disponibilità di droghe leggere e pesanti, hanno effettuato quotidianamente innumerevoli cessioni nei confronti di una pluralità di consumatori soprattutto sul territorio di Cosenza, Rende e dintorni.

HASHISH E MARIJUANA DISPONIBILI H24

L’offerta di stupefacente era diuturna: sostanze quali hashish e marijuana erano costantemente disponibili, a qualsiasi ora del giorno e, finanche su ordinazione. Ampi erano i margini di guadagno per gli spacciatori: dai 5 euro per una semplice storia, cioè una singola consumazione individuale, a somme più cospicue in caso di cocaina o quantitativi più consistenti.

L’attività, condotta dai Militari della Compagnia di Rogliano, ha portato all’identificazione di innumerevoli assuntori e consentito di cristallizzare ben 185 episodi di spaccio. Questo ha consentito, non solo di redigere una chiara mappatura di una fitta rete di spacciatori cosentini ma anche di individuare ed aggredirne il canale di approvvigionamento.

Contestualmente alle misure cautelari personali, i Carabinieri hanno eseguito anche 3 decreti di perquisizione domiciliare, emessi dalla Procura della Repubblica di Cosenza, nei confronti di altri soggetti anch’essi indagati in stato di libertà per “detenzione e cessione di sostanze stupefacenti in concorso”, “furto aggravato” ed “estorsione”.

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