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ALTOMONTE (COSENZA) – «Abbiamo ricevuto la comunicazione ufficiale che ad Altomonte ci sono due persone contagiate dal Coronavirus: una, Maria, è ricoverata in ospedale da alcuni giorni ed il marito – anche lui positivo – è già da alcuni giorni in quarantena obbligatoria ed isolamento presso il proprio domicilio, perché ha solo febbre e nessun altro sintomo. Per una terza persona – la figlia – è stato effettuato il tampone ma non c’è ancora il risultato».

È la comunicazione affidata ai social del sindaco di Altomonte Giampietro Coppola. Il primo cittadino del borgo cosentino ha aggiunto che «queste persone rientrano nella stretta cerchia dei familiari di Giampiero – l’uomo di Roggiano Gravina (CS) già ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, ndr –, vivono in contrada Corvo e sapete chi sono. Prego tutti di essere solidali e spiritualmente vicini a questa famiglia così duramente provata dalla sorte».

«Gli altri familiari che hanno avuto stretti contatto con Giampiero e con le persone suddette – ha proseguito Coppola – sono anche loro in quarantena obbligatoria e sotto vigilanza medico-sanitaria, costantemente monitorati, ma al momento non hanno sintomi di nessun genere. Vi informo altresì che alla data odierna come Comune abbiamo emesso trentuno ordinanze o avvisi di quarantena obbligatoria di cui sei o sette riguardano i familiari di Giampiero e tutte le altre persone residenti ad Altomonte che stanno rientrando dai luoghi di lavoro come prevede la legge».

«Vi chiediamo di collaborare evitando gli spostamenti non necessari – ha concluso il sindaco – perché noi tra vigili urbani e carabinieri abbiamo poco personale a disposizione. Stamattina da Carabinieri e Vigili sono state multate e denunciate alcune persone di Altomonte. Mi dispiace ma non potevamo continuare così, e tutti siamo stati ampiamente avvisati in questi giorni. Queste persone avranno conseguenze penali oltre alla multa, e rischiano alcuni mesi di carcere. Per questo vi chiediamo di capire che bisogna stare a casa. Vi ripeto il livello di rischio per il nostro paese è elevato».

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