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Alcuni dei passeggeri rimasti fermi per un'ora sul treno (dalle stories Instagram di Federica Di Lieto)

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COSENZA – È domenica, la scuola è finita, il lockdown è ormai un  ricordo e l’estate è esplosa. La giornata tipica da esodo verso il mare. Chi non fugge in auto, sceglie il treno, di solito il regionale delle 9 e 30 e giù di lì, che in circa venti minuti ti porta a Paola e dritto in spiaggia. Un rituale che si è ripetuto anche ieri, con banchine a Cosenza e Castiglione affollate di famiglie ma soprattutto di giovanissimi armati di ombrelloni e teli mare.

Il treno regionale si riempie, riproponendo la tipica scena estiva pre pandemia. Una situazione però in pieno contrasto con ogni norma di prevenzione e sicurezza anti Covid. E difatti il treno, arrivato a Castiglione, viene fermato. «Così non si può ripartire» viene comunicato ai passeggeri. Trenitalia – che evidentemente dall’ipotesi di una fuga di massa al mare non era stata per nulla sfiorata – propone come alternativa le navette bus. Peccato, però, che nessuno dei passeggeri abbia voglia di lasciare il treno e di spostarsi sull’autobus, perché sa bene che andrebbe a barattare un viaggio di venti minuti con un altro di tre quarti d’ora (nella migliore delle ipotesi e fatte salve eventuali code allo svincolo della Crocetta).

Quello che documentano molti passeggeri sui social (tra loro c’è Federica Di Lieto, semifinalista della decima edizione di Masterchef) è quasi surreale. Il treno resta fermo a Castiglione, i passeggeri sono tutti a bordo. Chi sta raggiungendo Paola per prendere un altro treno o chi è diretto a Lamezia diventa sempre più impaziente. Si prospetta l’ipotesi di dover attendere il treno delle 11 (ammesso che l’affluenza alle stazioni non cresca) per ripartire.

Si rende necessario l’intervento della polizia, che cerca di riportare i passeggeri a più miti consigli e convincerli almeno in parte ad accettare il viaggio in bus. Gli agenti ce la fanno: il treno riesce a ripartire intorno alle 10 e 30.  

«Trenitalia ha fallito perché incapace di programmare i flussi. Un qualsiasi ingegnere avrebbe potuto prevedere che alla prima domenica di sole i cosentini avrebbero cercato di raggiungere la spiaggia più vicina, cioè Paola. Trenitalia è concentrata sui lussuosi quanto inquinanti e soprattutto inutili Tav, ma non investe sulle linee più utilizzate dagli italiani operai, artigiani, piccolo-borghesi impoveritisi, cioè i treni regionali» tuona da Cittadella Massimo Converso (circolo Losardo, Rifondazione Comunista).

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