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L'intervento dei carabinieri al centro vaccinale

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SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Mentre il virus galoppa – più di seicento casi – mentre molte attività sono costrette ad abbassare la saracinesca per i troppi casi di Covid (compresa anche un’agenzia di pompe funebri), mentre anche alcune classi delle medie sono in quarantena perché diversi studenti sono risultati positivi, si assiste al caos per le vaccinazioni nel giorno della Epifania presso l’ospedale cittadino.

Domenica scorsa erano dovuti intervenire i carabinieri e la scena si è ripetuta anche nel giorno dell’Epifania, scelta necessaria per portare a miti consigli i più facinorosi. Ciò che è successo ieri, in concomitanza con il cosiddetto vax-day, ha dell’incredibile.

L’apertura del centro vaccinale, infatti, era prevista per le otto del mattino, ma alcuni cittadini per prenotarsi si sono presentati sul posto alle tre del mattino: cinque ore d’anticipo per essere sicuri di prendere il fatidico numerino. Man mano che le ore passavano, si è assistito a un continuo assembramento fino ad arrivare a un numero di circa trecento persone prima dell’apertura. Qui è iniziato il caos: molti hanno preferito rinunciare e fare ritorno alle proprie abitazioni.

Nonostante tutto, le vaccinazioni sono state effettuate sia in mattinata che nel pomeriggio. Sta di fatto che il propagarsi incontrollato del virus nel più grosso centro della Sila ha spinto i cittadini alla corsa ai vaccini e questo ha creato un affollamento non previsto, anche per mancanza di strutture adeguate e personale medico.

Se n’è avuta la prova sia ieri, giorno festivo, sia domenica 2 gennaio, quando si è reso necessario l’intervento dei carabinieri per sedare un inizio di rissa fra coloro che erano prenotati e coloro che aspettavano la dose senza essere prenotati.

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