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L'interno dell'ospedale di Paola Cetraro

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PAOLA (COSENZA) – Situazione sempre più esplosiva nell’ospedale spoke Paola/Cetraro. Ad oggi il presidio ospedaliero “Iannelli” di Cetraro ha ancora la Tac fuori uso perché rotta.

Non si sa se e quando l’Asp la farà riparare o provvederà alla sua sostituzione con uno strumento diagnostico nuovo di zecca. Il tutto mentre si registrano criticità sempre più pesanti nel Pronto soccorso del “Iannelli”, dove i pazienti verrebbero portati anche impropriamente dal 118 dove sarebbero rimasti in servizio soltanto due medici e mezzo, poiché il terzo è impegnato per metà tempo per seguire un corso.

E come se non bastasse non ci sarebbero i mezzi per portare i pazienti a Paola per la Tac in caso di necessità perché impegnati altrove. Ma anche nell’ospedale di Paola la situazione non è migliore di quella di Cetraro. Anche questo presidio il servizio di Radiologia a breve rischia un default perché, secondo alcune indiscrezioni apprese, a breve verrà a mancare un altro medico del reparto.

Il Pronto soccorso, come quello di Cetraro, non sa come fare per soddisfare le continue richieste che arrivano perché non ci sono posti nei reparti, e i medici rimasti sono pochi. Insomma, una situazione sanitaria che come una pentola a pressione rischia di esplodere quanto prima sulla testa dei poveri utenti. Anzi, per dirla meglio, pesa come un macigno sulla salute dei cittadini del comprensorio tirrenico, ai quali non resta molto da fare in caso di necessità. Chi ha la disponibilità economica, infatti, può sempre rivolgersi alle strutture private per eseguire una tac ad esempio.

Diversa, invece, la situazione per quelle persone, che purtroppo, sono la maggioranza dell’utenza, non possono permettersi di spendere soldi per il settore della diagnostica sanitaria. E così a pagare le conseguenze di questa disastrata sanità è la salute dei cittadini.

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