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Da 200 neonati in ospedale tra il 2023 e il 2024 si è passati a 50. Bronchiolite fermata dalla campagna di immunizzazione. Scarpelli: «Profilassi efficace».
Zero bambini ricoverati in terapia intensiva a causa del virus respiratorio sinciziale (Vrs). È il risultato della campagna di immunizzazione avviata in Calabria a novembre del 2024 e in via di conclusione. A darne notizia è il presidente della Società Italiana di Neonatologia Regione Calabria, dottor Gianfranco Scarpelli, che ricopre anche il ruolo di direttore del Dipartimento Materno infantile e dell’Uoc Neonatologia e Tin dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. Il Vrs è la causa più comune di bronchiolite (infiammazione delle piccole vie aeree dei polmoni) e di polmonite nei bambini molto piccoli, sotto i due anni. Il virus può infettare persone di qualsiasi età, ma i bambini più piccoli – neonati o nei primi mesi di vita – sono a maggior rischio di sviluppare una forma più grave di malattia.
BRONCHIOLITE, L’AUMENTO DEI CASI
Negli anni scorsi si è assistito a un aumento dei casi dovuti a questo virus che ha portato a un sovraccarico dei reparti ospedalieri neonatologici e pediatrici e a un aumento dei ricoveri in terapia intensiva. Da ottobre 2024 è disponibile un farmaco chiamato nirsevimab, composto da un anticorpo monoclonale. «Il nuovo farmaco – ha spiegato il dottor Scarpelli – ha avuto l’autorizzazione Aifa ed è stato somministrato gratuitamente grazie all’impegno della Regione che ha provveduto a renderlo disponibile nei dipartimenti prevenzione delle Aziende sanitarie regionali, a partire da novembre 2024».
CAMPAGNA DI IMMUNIZZAZIONE PER LA BRONCHIOLITE
La campagna di immunizzazione ha permesso di ridurre notevolmente i ricoveri in ospedale: tra il 2023 e il 2024 in Calabria sono stati censiti circa 200 ricoveri per bronchiolite e 80 in terapia intensiva; nella stagione ancoro in corso non si è registrato nessun ricovero in rianimazione e ci sono stati solo 50 ricoveri. «Dove la campagna è iniziata tempestivamente – ha poi aggiunto Scarpelli – i ricoveri si sono azzerati. Nell’area centrale calabrese, invece, dove c’è stato un ritardo nell’inizio della profilasti si sono registrati casi di bronchiolite. È la dimostrazione che se iniziata per tempo, la profilassi è molto efficace».
SCARPELLI: «PROFILASSI EFFICACE»
In particolare, si è avuta un’adesione all’immunizzazione pari all’80% per i nati tra novembre e marzo, mentre per i nati dal 1° luglio 2024, la partecipazione è scesa al 50%. «Questo perché combattiamo con la resistenza dei genitori ai vaccini – ha concluso il dottor Scarpelli – sebbene nel caso specifico non si tratti di un vaccino. L’infezione da Vrs nei bambini piccoli favorisce lo sviluppo di broncospasmi ricorrenti nei primi anni di vita e rappresenta una delle concause di bronchite asmatica in età prescolare e scolare. Inoltre, se il bambino si trova in una situazione di debolezza, il virus può dar luogo alla necessità di ricovero anche in terapia intensiva. L’anno scorso, a Cosenza, abbiamo avuto il reparto pieno di bambini ricoverati con bronchiolite, perché c’è stata un’incidenza elevatissima, con casi gravi e di bambini intubati. Quindi, i genitori devono capire che la prevenzione resta decisiva ed efficace».
IMMUNIZZAZIONE NEI PUNTI NASCITA
Per i piccoli nati tra ottobre e marzo l’immunizzazione è fatta direttamente nei punti nascita, per gli altri se le mamme non aderiscono alla campagna, diventa impossibile ricevere il farmaco. «Stiamo organizzando con la Regione – ha concluso Scarpelli – la nuova campagna di immunizzazione che inizierà da ottobre 2025. Per tale motivo, nei prossimi giorni ci sarà un incontro al dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria per individuare le future strategie. L’idea è quella di poter fare la profilassi ai bimbi che nascono tra aprile e settembre all’ufficio vaccinazione o dal pediatra di famiglia».
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