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Riceviamo e pubblichiamo

3.05.2022. Ormai sono anni che nella nostra bella stazione Rfi di Paola assistiamo allo stesso copione per chi è costretto ad usare il treno per lavoro tra Sapri e Cosenza. Hai voglia a leggere che Regione Calabria ha comprato i treni nuovi, tipo “jazz , pop” e simili che solo a vederli arrivare cominci a sospettare di essere entrato (per sbaglio) in un’altra dimensione.

Basta dover essere costretti a fare lo stesso viaggio ogni giorno, per rendersi conto che le magagne restano sempre le stesse. E la “madre” di tutte le magagne in tema ferroviario nella zona dell’ineffabile nodo ferroviario di Paola qual è? Ma la “fantastica” Galleria SantoMarco, chiaramente. Croce (quella sicuramente, purtroppo) e delizia dell’ingegneria ferroviaria degli anni ‘70, qualche annetto fa rimase chiusa per mesi per consentirne l’ammodernamento a seguito dello “svio” di un convoglio pendolari.

Per mesi magistratura, periti di 3 enti diversi , il vostro giornale che titolava un giorno “100 tecnici al lavoro per il ripristino”, e ora, a distanza di meno di 7 anni, la suonata qual è ? Quella che si può capire dal testo che segue. Nel quale, per brevità, ho omesso di “calcare la penna” sul fatto che il ritardo di 60 minuti alla partenza del Regionale 5550 è figlio di quella galleria. Che, a distanza di meno di 7 anni dalla madre di tutte le inchieste su un impianto ferroviario calabrese, addirittura oggi risulta sprovvista perfino di connessione wifi che prima esisteva. Tradotto: se un convoglio di 150/200 malcapitati pendolari lavoratori si ferma per un banalissimo malfunzionamento là in mezzo, e succede qualcosa che impedisce di ripartire, l’unico santo che il personale di bordo può chiamare è San Francesco, se poco poco detto personale non è capace, non è in età o nelle condizioni di scendere dal treno fisicamente, camminare sulla massicciata al buio e raggiungere il primo apparecchio telefonico fisso disponibile. Sempre che funzioni e sempre che quelle quattro luci che sono rimaste ( 5 anni fa erano almeno ogni 20/50 metri ) lo aiutino . Di seguito quanto da me “fatto presente” a Trenitalia.

Il giorno 3 maggio 2022 mi trovavo sul convoglio Reg 5550 in partenza da Paola alle 7 e 27 per Cosenza. Per motivi tecnici diversi, anziché partire all’orario indicato il convoglio è partito dopo più di 50 minuti, dopo aver atteso precedenze per transito, tra cui Frecce direzione Nord.

Questa situazione è molto ben conosciuta dai pendolari in viaggio sulla direttrice Sapri-Paola che, come me, devono raggiungere Cosenza per lavoro, passando per la galleria SantoMarco. Ciò che non è accettabile è che in 60’ il personale di controllo del traffico nel nodo non abbia provveduto ad alcun collegamento sostitutivo, infischiandosene come al solito (non è la prima volta) del fatto che su quel convoglio ci fossero almeno 150 persone tra studenti e lavoratori, esposti ogni giorno anche al rischio ben noto di blocco in quella galleria (15’ dopo la partenza da Paola solo quel giorno) senza carro soccorso sul posto.

Lettera firmata

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