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COSENZA – Anche l’assemblea degli 80 sindaci, azionisti di Cosenza Acque Spa, ha condiviso la strategia dell’Aic (Autorità idrica Calabria) per arrivare ad un gestore del servizio idrico con le carte in regola per poter accedere ai finanziamenti del Pnrr.

Ieri i soci hanno votato per la revoca dello stato di liquidazione della società, questo grazie anche alla disponibilità dei revisori dei conti che hanno rinunciato ai loro crediti verso la Spa che ammontavano a circa 45.000 euro. Grazie a questa rinuncia Cosenza Acque oggi ha un patrimonio positivo e può candidarsi ad essere soggetto gestore del ciclo idrico. Non di tutto, ovviamente, perché sul tavolo c’è anche la presenza di Sorical che si occupa della grande adduzione.

La traiettoria disegnata dall’Aic è quella di creare un soggetto in grado di intercettare i finanziamenti, in attesa della famosa pubblicizzazione di Sorical. La Regione dovrebbe, in queste settimane, acquistare le azioni del socio privato (la multinazionale francese Veolià) per poi girarle ai comuni che per legge devono essere i principali azionisti del gestore del servizio.

Nel frattempo che questo processo arrivi a termine, l’Aic ha deciso di lanciare Cosenza Acque come gestore di tutto il servizio idrico che sta a valle dell’adduzione. Per questo momentaneamente avremo due gestori. Il vantaggio, però, è che con questo sistema Sorical avrà un unico solo cliente, appunto la Cosenza Acque, anziché gli oltre 400 Comuni calabresi.

Questo garantisce delle utilità come un rapporto più lineare negli incassi di Sorical e decisamente una semplificazione amministrativa per gli uffici della società. Quest’ultima ha appena rinnovato la sua convenzione con Enel per la fornitura di energia elettrica nella speranza che il prezzo dell’energia non schizzi ai livelli di cui si parla in questi giorni.

A proposito di aspetto economico, naturalmente Cosenza Acque avrà bisogno di una liquidità di partenza, sia pure minima. Il criterio adottato dai sindaci è quello di versare un euro per abitanti nell’arco di tre anni. Questa risoluzione è stata votata da tutti i sindaci con l’eccezione del sindaco di Carolei, che si è detto contrario, e due altri suoi colleghi che si sono invece astenuti. Segno che intorno al progetto c’è la coesione dei primi cittadini.

Altra mossa sarà la nuova assemblea che trasformerà Cosenza Acque da Spa in società consortile speciale per rendere più snella la società, subito dopo di dovranno registrarsi le adesioni dei vari comuni calabresi, ovviamente passando dall’approvazione dei rispettivi consigli comunali.

Dopodiché non resterà che lavorare. Il presidente dell’Aic, Marcello Manna, dice che nei cassetti della Regione e anche di Cosenza Acque ci sono già una serie di progetti che possono partecipare ad eventuali bandi per migliorare l’efficienza di una rete idrica che arriva a perdere circa il 60% dell’acqua.

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