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Franz Caruso e la sua giunta

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Dai, facciamo una foto diversa che siete giovani!”. Qualcuno della nuova giunta prova ad esporsi facendo segno di vittoria per uno scatto un po’ più sprint ma poi si ricompone, l’occasione ha un che di solenne e bisogna fare da sfondo alle parole del nuovo sindaco assumendo aria da bravi angeli custodi.

Caruso spicca in eleganza nel suo gessato doppiopetto marrone, cravatta a fondo blu, l’abito giusto per sostenere qualche domanda spinosa come l’assenza di Bianca Rende o le deleghe passate in sordina.

Sulla poltrona di pelle a conchiglia su ruote di legno, sfodera il consueto sorriso californiano e dà la stoccata di rito: “Non assumiamo posizione di potere ma solo di estrema responsabilità”.

Gli angeli custodi fanno da poster alle sue spalle mentre i dirigenti (Rosselli precisissimo nel suo gessato sottile blu scuro) ruotano nel salone comunale senza direzione precisa e i giornalisti fanno barriera al tavolo di rappresentanza.

Non c’è passerella di rilievo, la buona presenza femminile in giunta lascia trasparire una inclinazione abbastanza easy, ma comunque adeguata, al cerimoniale.

Come il piercing al labbro inferiore abbinato al chiodo color tabacco della Buffone, i pantaloni palazzo verde ‘ambiente e transizione ecologica’ del vicesindaco Funaro, il tailleur verde muschio su tacchi e plateau camoscio della De Marco, l’esile doppiopetto chiaro della giovanissima Incarnato. Serioso e compenetrato del peso del gran numero di deleghe, l’abito blu scuro di Covelli su camicia candida. Nella componente maschile è lui che mantiene il dress code d’ordinanza. Spezzati, jeans, giacche sportive e scarpe allacciate segnano i passi dei nuovi assessori.

Qualche momento di orgoglio e qualche lacrima di commozione l’abbiamo vista pure. Scarna la componente floreale nonostante la buona quota rosa in giunta. In trend con lo stile novembrino che già fuori ricomincia a piovere

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