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La candidata Maria Locanto

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COSENZA – Non sono passate neanche 24 ore dal (nuovo) deposito delle liste (LEGGI), rivedute e corrette, per l’assemblea provinciale del Pd ed ecco che arrivano nuove rinunce. A perdere pezzi è ancora la lista a sostegno di Maria Locanto, già passata da 80 a 64 nomi dopo la fase di revisione che ha portato la candidata a depennare chi ha dichiarato di esser stato inserito a sua insaputa (ne abbiamo parlato qui e qui) e a rinunciare ad altri per ripristinare l’alternanza di genere (LEGGI).

Il passo indietro più pesante politicamente arriva da Aiello Calabro, patria del consigliere regionale Franco Iacucci e supporter di peso della mozione Locanto (dopo l’accordo romano (LEGGI) e il ritiro di Pecoraro). La componente del direttivo di circolo Pucci Davola, candidata nel collegio Savuto, ha detto che non intende «essere potenziale componente di un organismo che nasce sulla base di una bieca spartizione della rappresentanza elettiva dell’assemblea provinciale del Partito e senza alcuna condivisione di contenuti e programma politico». Il problema, in questo caso, sembra sia stata la posizione in lista. Davola, componente del circolo più numeroso del collegio per numero di iscritti, si è ritrovata addirittura quarta, senza alcun confronto. «Avrei preferito essere raggiunta almeno da una telefonata da parte della candidata Locanto. Niente di tutto ciò. Anzi, temo addirittura che la mia candidatura sia stata sottoscritta attraverso una firma falsa, dal momento che non è stata apposta da me e, dunque, per nulla autentica» scrive Pucci Davola.

L’altra rinuncia arriva da Cassano ed è conseguenza delle tensioni interne ai dem che lì si registrano. A ritirarsi dalla corsa è il segretario di circolo Gianluca Falbo. «Ho rinunciato a essere inserito nella lista a sostegno della candidatura a segretario della federazione del Pd di Maria Locanto – scrive Falbo, che è anche assessore della giunta Papasso – non condivido né il merito, né il metodo con cui la Locanto si sta rapportando alle realtà dei circoli territoriali. Sarebbe stato paradossale se io nell’accettare la candidatura nella lista a sostegno della Locanto avessi dovuto dare copertura alla presenza nella stessa lista ad esponenti che oltre ad aver votato all’elezioni contro il Pd sono oggi anche fieri oppositori della giunta di centrosinistra di cui mi onoro di fare parte».

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