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LE RISERVE alla fine le ha sciolte anche Mimmo Cersosimo. Classe ‘52, ordinario di Economia applicata, ex vicepresidente della Regione durante il governo Loiero, correrà per l’elezione a rettore dell’Università della Calabria per il prossimo sessennio. Cersosimo ha ufficializzato la sua candidatura ieri attraverso la newsletter interna dell’ateneo, Mercurio.
Le ragioni della sua scelta le ha riassunte in dieci punti. La decisione è stata individuale, scrive, ma non nasconde che la sua candidatura è nata all’interno del gruppo di discussione Unical2020. Cersosimo si candida perché «per me la scuola e l’università sono tutto» e «voglio alimentare questa ambizione: l’università come occasione straordinaria di miglioramento e trasformazione di singole persone e di comunità locali». La base del suo programma sarà il denso lavoro di analisi e di proposte accumulato in due anni e più di seminari e incontri organizzati da “Unicalduemilaventi” sui temi prioritari dell’agenda universitaria. Non solo Unical2020: « Altri colleghi di orientamenti scientifici e culturali diversi, in particolare i ricercatori, e organizzazioni sindacali hanno contribuito ad identificare problemi e soluzioni possibili». Dice che l’Unical «ha bisogno di una svolta, vera e non di facciata, concreta e non solo annunciata» e di cambiamenti «che rompano incrostazioni, rendite e sacche di inefficienza consolidate e tollerate».
Cersosimo ha un passato di amministratore pubblico  (come detto è stato vicepresidente della giunta Loiero con deleghe alla Cultura e all’Istruzione, ma in precedenza è stato anche assessore al Bilancio del Comune di Cosenza) ma non ha rivestito cariche all’Unical ed è su questo che intende puntare in campagna elettorale.     «Mi candido – scrive – perché l’Unical ha bisogno di una nuova classe dirigente. Non della riproduzione inerziale della precedente. Non di vecchie teste con nuovi cappelli, né di consunte gerarchie accademiche. Ha bisogno di energie fresche, di promuovere e mettere alla prova nuove soggettività, singole e in gruppo. Mi candido perché non ho il peso di un passato gestionale da difendere, non ho mai diretto strutture né ho mai ricoperto ruoli e funzioni di governo nell’Unical».
Le candidature ufficiali, con Cersosimo, salgono a cinque: Girolamo Giordano, direttore del Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente, Patrizia Piro, ordinario di Costruzioni idrauliche, Gino Crisci, direttore del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della terra, Marcello Maggiolini, delegato del rettore alla Ricerca.

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Le riserve alla fine le ha sciolte anche Mimmo Cersosimo. Classe ‘52, ordinario di Economia applicata, ex vicepresidente della Regione durante il governo Loiero, correrà per l’elezione a rettore dell’Università della Calabria per il prossimo sessennio. Cersosimo ha ufficializzato la sua candidatura ieri attraverso la newsletter interna dell’ateneo, Mercurio.
Le ragioni della sua scelta le ha riassunte in dieci punti. La decisione è stata individuale, scrive, ma non nasconde che la sua candidatura è nata all’interno del gruppo di discussione Unical2020. Cersosimo si candida perché «per me la scuola e l’università sono tutto» e «voglio alimentare questa ambizione: l’università come occasione straordinaria di miglioramento e trasformazione di singole persone e di comunità locali». La base del suo programma sarà il denso lavoro di analisi e di proposte accumulato in due anni e più di seminari e incontri organizzati da “Unicalduemilaventi” sui temi prioritari dell’agenda universitaria. Non solo Unical2020: « Altri colleghi di orientamenti scientifici e culturali diversi, in particolare i ricercatori, e organizzazioni sindacali hanno contribuito ad identificare problemi e soluzioni possibili». Dice che l’Unical «ha bisogno di una svolta, vera e non di facciata, concreta e non solo annunciata» e di cambiamenti «che rompano incrostazioni, rendite e sacche di inefficienza consolidate e tollerate».
Cersosimo ha un passato di amministratore pubblico  (come detto è stato vicepresidente della giunta Loiero con deleghe alla Cultura e all’Istruzione, ma in precedenza è stato anche assessore al Bilancio del Comune di Cosenza) ma non ha rivestito cariche all’Unical ed è su questo che intende puntare in campagna elettorale.     «Mi candido – scrive – perché l’Unical ha bisogno di una nuova classe dirigente. Non della riproduzione inerziale della precedente. Non di vecchie teste con nuovi cappelli, né di consunte gerarchie accademiche. Ha bisogno di energie fresche, di promuovere e mettere alla prova nuove soggettività, singole e in gruppo. Mi candido perché non ho il peso di un passato gestionale da difendere, non ho mai diretto strutture né ho mai ricoperto ruoli e funzioni di governo nell’Unical».
Le candidature ufficiali, con Cersosimo, salgono a cinque: Girolamo Giordano, direttore del Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente, Patrizia Piro, ordinario di Costruzioni idrauliche, Gino Crisci, direttore del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della terra, Marcello Maggiolini, delegato del rettore alla Ricerca.

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