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COSENZA – La “start up” dell’anno si occupa di analisi di dati di enormi dimensioni, si chiama “Scalable Data Analytics” ed è portata avanti da Fabrizio Marozzo, dottore di ricerca Unical, dai ricercatori Eugenio Cesario e Paolo Trunfio, e da Domenico Talia, ordinario dell’Unical e direttore dell’Icar Cnr. Sono loro che si sono aggiudicati la finale regionale del concorso Start Cup Calabria organizzato da CalabriaInnova e Unical. Al secondo posto “Share your transport”, un sistema capace di mettere in relazione in tempo reale domanda e offerta di trasporto su tir. Terzo posto per “Ovage”, un algoritmo che verifica l’età ovarica.

GUARDA LE SCHEDE DELLE 10 IDEE FINALISTE

Il passaggio da laureato e ricercatore brillante a startupper di successo si nasconde spesso in un pitch. Una presentazione efficace e un business plan accurato possono spianare la strada per conquistare l’attenzione del finanziatore giusto e metter su la propria impresa. I dieci team di studenti, laureati e ricercatori calabresi, che oggi pomeriggio si sono sfidati sul palco del teatro auditorium dell’Unical per la finale, sono impegnati da giugno in una competizione tra idee di impresa che ha alternato momenti di formazione a fasi di selezione. 

Sono perlopiù ingegneri, esperti di marketing ed economia, in alcuni casi medici e biologi, lavorano nell’ambito della social innovation, delle scienze della vita o dell’energia pulita e devono dimostrare di aver sviluppato un’idea – che sia un algoritmo, un software, una app per smartphone – innovativa e in grado di avere mercato. Delle dieci idee finaliste, tre stasera sono saliti sul podio, selezionate da una giuria formata da esperti, imprenditori, venture capitalist, giornalisti di settore, blogger, rappresentanti istituzionali e docenti universitari. 

Tra gli ospiti della finale, con compiti di moderatori e opponent, sono intervenuti Elena Collini, blogger di Corriere Innovazione, Davide Dattoli, cofounder di Talent Garden, Pierantonio Macola, amministratore delegato Smau, Laura Ramaciotti, coordinatore del progetto Spinner dell’Emilia Romagna, Simone Ungaro, direttore generale dell’Istituto italiano di tecnologia. 
Per i vincitori sono previsti premi in denaro, l’accesso agli incubatori di impresa dell’Unical (Technest) e di CalabriaInnova e l’ammissione al Premio nazionale per l’Innovazione 2013, in programma a Genova in ottobre. E l’auspicio di seguire le orme di altri team, premiati nelle edizioni passate: è il caso ad esempio di Eco4cloud, la start up, premiata nel 2011, che ha ideato un sistema per ridurre i consumi nei data center ed ha attirato l’interesse di Telecom. 
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