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REGGIO CALABRIA – Alla casa della salute di Scilla nasce il primo centro regionale di fecondazione medicalmente assistita di primo e secondo livello. Si tratta di un nuovo servizio sanitario, fa sapere la Regione Calabria, abilitato a impiegare tutte le metodiche mediche, chirurgiche e tecnologiche oggi esistenti, per pervenire alla diagnosi, e alla terapia, dell’infertilità e della sterilità del singolo e della coppia attraverso realizzazione delle tecniche e delle procedure, di procreazione medicalmente assistita. 

In particolare, la fecondazione di primo livello è quella che avviene con il seme del coniuge semplicemente introdotto in utero; quella di secondo e terzo livello è basata invece con le cosiddette tecniche “in vitro”.

Attualmente sono presenti in Calabria un centro pubblico di primo livello a Rossano ed otto centri privati autorizzati che erogano prestazioni di primo e secondo livello. Dal 2011 si è avviata infatti la procedura per la realizzazione di nuovi centri pubblici. Scilla è il primo passo. Il decreto prevede poi la realizzazione di un altro centro pubblico di primo, secondo e terzo livello presso l’azienda Ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro ed un centro pubblico di secondo livello presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza. 

 All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il governatore Giuseppe Scopelliti l’assessore regionale Luigi Fedele, il direttore sanitario dell’Asp Franco Sarica, il direttore amministrativo Enzo Scali ed il direttore sanitario del presidio territoriale scillese Candido Francica, oltre a vari amministratori locali. 

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