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Il planetario Giovan Battista Amico

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COSENZA – La luna danza sul nuovo Planetario “Giovan Battista Amico”, ieri sera consegnato alla città di Cosenza dopo un’attesa di almeno vent’anni. Lo spettacolo che ha accompagnato il taglio del nastro sulle sponde del Crati le rende omaggio, nel cinquantenario dello sbarco sul nostro satellite. Un inno ai sognatori, sulle tracce dell’astronomo cosentino Giovan Battista Amico e di Neil Armstrong.

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A raccontare il loro viaggio – alla scoperta delle leggi che regolano il cielo il primo, oltre i limiti raggiunti fino a quel momento dall’uomo il secondo – gli acrobati della Compagnia dei Folli e i fuochi pirotecnici della Parente Fireworks Group. Tantissimi i cosentini che hanno assistito allo spettacolo e che ancora a tarda sera erano in fila per visitare il Planetario e il Museo della scienza.

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Al taglio del nastro hanno partecipato, accanto al sindaco Mario Occhiuto, la vicepresidente della Camera dei Deputati Mara Carfagna (in città per il congresso provinciale di Forza Italia) e l’arcivescovo di Cosenza Francesco Nolè. Diversi i sindaci calabresi avvistati – da Sergio Abramo a Marcello Manna passando per Gianluca Callipo – e i rappresentanti dell’Università della Calabria, in testa il rettore Gino Crisci. L’Unical, attraverso i suoi fisici, collaborerà infatti alla gestione del Planetario. Nel suo saluto il sindaco Occhiuto si è concesso un lungo elenco di ringraziamenti, partendo dall’ideatore del Planetario Franco Piperno e dal suo predecessore Giacomo Mancini. Nel corso del mese di aprile il Planetario aprirà per un primo ciclo di conferenze, per poi dare appuntamento al pubblico da giugno.

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