X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

LA Marcia per il Riscatto delle Comunità Rurali sta passando dalla Calabria, dopo essere partita da Matera il 25 settembre scorso ed essersi fermata in Puglia fra il Tarantino e il Metapontino. La Marcia è stata promossa dal movimento Riscatto sorto nei mesi scorsi nelle aree rurali fra Puglia e Basilicata nella mobilitazione contro l’Imu agricola ed estesosi nei mesi successivi in altre aree e regioni del Paese.

Da queste mobilitazioni sono nate il coordinamento nazionale NoImu agricola e la Rete nazionale dei Municipi Rurali cui aderiscono comuni, associazioni e cittadini. Nel momento in cui il Governo annuncia di voler ritirare l’Imu agricola per il 2016, il movimento, che rivendica la giustezza della sua iniziativa contro una tassa incostituzionale, illegittima e profondamente ingiusta, sottolinea le sue richieste: abolizione della tassa e restituzione delle somme già sottratte per il 2014 e il 2015 a comuni, cittadini e agricoltori.

Soprattutto chiede al Governo ed al Parlamento di «non “fare il gioco delle tre carte” e, dunque, di garantire che l’abolizione della tassa non significhi la reintroduzione di altri pericolosi provvedimenti come l’abolizione delle agevolazioni sui carburanti che darebbero il colpo mortale alla parte produttiva della nostra agricoltura».

Il Movimento Riscatto, il coordinamento NoImu sulle terre, la Rete dei Municipi Rurali, sostenuti da una serie di associazioni fra cui Altragricoltura, l’Aspal, il Coordinamento NoImu di Viterbo e numerosi comuni italiani, chiamano alla mobilitazione a Roma il 31 ottobre 2015.

Per sostenere la mobilitazione del 31 ottobre, il Movimento sta realizzando la “Marcia per il Riscatto delle Comunità Rurali” che attraverserà, percorrendo oltre seimila chilometri, tutte le regioni italiane «portando – è scritto in una nota – un messaggio di unità ed un grido forte di allarme per le condizioni in cui versano le comunità rurali del Paese.Una condizione di impoverimento e di indebolimento come attestano i dati Istat e gli osservatori e rilevatori più oggettivi che raccontano una realtà rischiosissima sul piano sociale, ambientale, economico e di tenuta stessa della democrazia».

La Marcia ieri è arrivata in Calabria, nel Cosentino, per una serie di incontri con le aziende della Piana di Sibari ed all’Università di Cosenza e oggi, 30 settembre, si fermerà nel sud della Calabria prima di spostarsi in Sicilia.

In particolare per la giornata di oggi è previsto alle 9 l’arrivo a Riace e l’incontro con il sindaco di Riace e i cittadini per conoscere e discutere le iniziative di valorizzazione della comunità di Riace e le sue attività di promozione dell’integrazione sociale; alle 15,30 nella Casa del Popolo di Rosarno la conferenza stampa di presentazione della Marcia; alle 17,30 l’incontro con Sos Rosarno e le associazioni di territorio che lavorano con gli agricoltori e i migranti.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE