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L'Università della Calabria

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COSENZA – E’ morta ieri a Roma, all’età di 78 anni, la storica Anna Rossi-Doria, specialista di storia delle donne, del movimento femminista e dell’età contemporanea, tra le fondatrici della Società italiana delle storiche e già docente dell’Unical. Una cerimonia laica di addio si terrà domani, giovedì 16 febbraio, alle ore 15.30, alla Casa internazionale delle Donne, in via della Lungara 19 a Roma. Figlia dell’economista Manlio Rossi-Doria, era stata sposata con lo storico Carlo Ginzburg (dal matrimonio sono nate la storica dell’arte Silvia Ginzburg e la scrittrice Lisa Ginzburg) e in seconde nozze si era unita in matrimonio con lo storico Claudio Pavone, scomparso lo scorso 29 novembre.

Anna Rossi-Doria ha insegnato storia delle donne e storia contemporanea nelle università della Calabria, di Bologna, Modena, Napoli e infine di Roma Tor Vergata. Ha studiato il movimento contadino meridionale nel secondo dopoguerra e la storia politica delle donne nel XIX e XX secolo, in particolare il suffragismo anglosassone e il voto alle donne in Italia. Ha poi avviato ricerche sulla storia dell’antisemitismo e sulla storia della memoria della deportazione e della Shoah.  

Anna Rossi-Doria ha fatto parte del comitato direttivo della Società italiana delle storiche, di cui è stata una delle socie fondatrici nel 1989; ha fatto parte della direzione della rivista “Passato e presente” e degli organismi direttivi dell’Istituto romano di storia della Resistenza. Tra le sue pubblicazioni figurano “Il primo femminismo (1791-1834)” (Unicopli, 1993); “Diventare cittadine. Il voto alle donne in Italia” (Giunti, 1996); “Memoria e storia: il caso della deportazione” (Rubbettino, 1998); “Antisemitismo e antifemminismo nella cultura positivistica” nel volume “Nel nome della razza. Il razzismo nella storia d’Italia 1870-1945”, a cura di A. Burgio (il Mulino, 1999); “Memorie di donne” in “Storia della Shoah”, volume II, “La memoria del XX secolo” (Utet, 2006); “Dare forma al silenzio: scritti di storia politica delle donne” (Viella, 2007); “Le donne nella modernità” (Pazzini, 2007).

Nei suoi iniziali studi accademici Anna Rossi-Doria si è occupata dei conservatori italiani nell’ultimo ventennio dell’Ottocento, poi del movimento contadino meridionale nel secondo dopoguerra, nel suo intreccio con i decreti Gullo. Successivamente della storia della cittadinanza femminile, e in particolare del rapporto tra le idee di uguaglianza e differenza, in momenti diversi della storia dell’Ottocento e del Novecento.

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