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Più studenti esenti, ma secondo i rappresentanti «si aumentano le tasse per gli altri»

RENDE (COSENZA) – Il Consiglio degli Studenti dell’Università della Calabria ha espresso parere negativo sulla bozza del nuovo bando tasse 2017/2018, che recepisce le disposizioni contenute nell’ultima legge di Bilancio.

Lo “student act”, promosso dal governo Renzi, ha introdotto una no tax area che prevede l’esonero totale dalle tasse universitarie per gli studenti con Isee inferiore a 13mila euro e una forte riduzione per la fascia compresa tra 13mila e 30mila euro. Non per tutti gli studenti, però, ma per quelli «produttivi e regolari», per citare la legge. Si tratta degli studenti che hanno conseguito almeno 10 crediti al primo anno e almeno 25 dal secondo in poi, iscritti entro la durata normale del corso di laurea più un anno.

L’Unical ha adottato la no tax area con margini ancor più generosi, estendendola fino a 15mila euro. E il Consiglio degli Studenti non può che accogliere «favorevolmente» questo passaggio. Tuttavia, aumentare le soglie di esenzione si traduce – per l’Unical e per tutti gli altri atenei statali, tanto più nel Mezzogiorno – in un mancato gettito contributivo che in qualche modo le università devono recuperare. Le misure perequative previste dal governo infatti sarebbero parziali, almeno a giudicare dagli appelli lanciati da molti atenei e dal Consiglio universitario nazionale nelle scorse settimane. Le nuove regole in materie di tasse avranno all’Unical un impatto notevole, perché due studenti su tre ad Arcavacata hanno un Isee inferiore a 30mila euro.

«La soluzione al mancato gettito delle tasse, in maniera maggiore rispetto allo scorso anno, non può essere quella di gravare interamente sulle tasche degli studenti – dice il Consiglio degli Studenti – Lo sforzo compiuto dai presenti nell’analisi del documento ha comportato il ritrovarsi dinanzi ad un bando totalmente stravolto rispetto agli anni precedenti. Quello che emerge è la volontà della governance di prelevare più denaro possibile dalle tasche degli studenti, sia dal punto di vista della contribuzione, sia per l’introduzione di nuovi costi circa ogni atto della carriera universitaria dello studente».

Il Consiglio degli Studenti «si riserva» di avanzare altre proposte «per scongiurare questo aumento delle tasse» e sollecita «un’azione politica forte» nei confronti del governo «con un’opera di sensibilizzazione sulle politiche messe in atto ormai da troppi anni, volte all’impoverimento dei fondi destinati all’istruzione, alla ricerca e al diritto allo studio». Ai lavori del Consiglio degli Studenti e al voto, si legge in una nota, non hanno partecipato i rappresentanti di Unidea, ma solo quelli di “Rinnovamento è futuro” e Athena. Presenti al dibattito i ragazzi del Collettivo Azadi, le associazioni Sogno e Unica e altri movimenti studenteschi dell’ateneo.

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