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Dalida e Luigi Tenco

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SANREMO e Luigi Tenco. A cinquant’anni dalla morte del cantautore, il filo rosso spezzato dalla tragica morte nella camera n. 219 dell’hotel Savoy si riannoda. A partire da martedì serata di apertura della 67esima edizione quando Tiziano Ferro, tra super ospiti al Festival, renderà omaggio a Tenco interpretando “Mi sono innamorato di te”. «Pensare di poter interpretare “Mi sono innamorato di te” – dice Ferro – mi rende orgoglioso di essere artista. Tenco mi ha insegnato il valore della fragilità e del coraggio necessario per scrivere con onestà una canzone d’amore». Il brano sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming e download subito dopo la performance. Dopo l’omaggio a Tenco – nella serata in cui il Festival ricorda l’artista a cinquant’anni dalla sua scomparsa – Tiziano canterà “Potremmo ritornare” e per la prima volta “Il conforto” insieme a Carmen Consoli. Al festival, però, l’omaggio a Tenco passerà anche da Dalida. A 30 anni dalla sua morte e a 50 anni dalla tragica partecipazione al festival in coppia proprio con Tenco con il brano “Ciao amore ciao”, Dalida tornerà virtualmente sul palco dell’Ariston. Tra gli ospiti della kermesse condotta da Carlo Conti, infatti, anche Sveva Alviti, l’attrice che interpreta la cantante nel film diretto da Lisa Azuelos, già uscito in Francia e in programma in prima serata su Rai1 il 15 febbraio. Non solo. Alcune scende del film (Riccardo Scamarcio è Orlando, fratello e manager-produttore della cantante, mentre per la parte di Luigi Tenco la scelta è caduta su Alessandro Borghi), sono state girate proprio all’Ariston. E allora rieccola “Madamoseille Bambinò”, come veniva chiamata all’ombra della torre Eiffel. Difficile dimenticarla. Oltre 170 milioni i dischi venduti in tutto il mondo, dalla ragazza italiana figlia di calabresi emigrati in Egitto da Serrastretta, in provincia di Catanzaro. Dalida un’artista di fama e una donna che ha fatto a pugni con un destino che le riserverà non pochi colpi bassi. Uno per tutti, la morte di Tenco. 1967 il Festival di Sanremo è un grande evento pubblico, milioni di telespettatori incollati alla tv. Quel Festival lo vinceranno Zanicchi e Villa. Ma quella edizione passerà alla storia per la morte di Tenco e la malinconia struggente di Ciao amore, ciao : “La solita strada, bianca come il sale/ il grano da crescere, i campi da arare…”.

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