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Sandra Savaglio con il premio ottenuto

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CASTIGLION FIORENTINO – Si è svolta nel teatro di Castiglion Fiorentino la consegna del premio internazionale “Semplicemente donna”, assegnato a donne che rappresentano esemplari modelli femminili per i valori positivi di cui sono portatrici.

Il premio per la ricerca scientifica è andato a Sandra Savaglio, attuale assessore alla Pubblica istruzione della Regione Calabria ma da anni ormai punto di riferimento per la ricerca scientifica internazionale. Alla momento della consegna del premio, la Savaglio lo ha dedicato alla memoria di Jole Santelli, definendola “donna libera e coraggiosa”.

Astronoma e astrofisica, specializzata nello studio delle origini dell’universo, dopo la laurea all’Unical , dal settembre 2001 al febbraio 2006, ha lavorato alla Johns Hopkins University di Baltimora come docente e braccio destro di Karl Glazebrook, collaborando inoltre con lo Space Telescope Science Institute. In quel periodo di intensa attività professionale, la Savaglio è diventata anche il simbolo dei molti scienziati europei trasferitisi negli Stati Uniti, comparendo anche in un’iconica copertina della celebre rivista Time.

Terminata l’esperienza americana, si è trasferita in Germania, più precisamente all’Istituto Max Planck di fisica extraterrestre, dove ha dato vita al principale database delle galassie emettenti lampi di raggi gamma, oltre a prendere attivamente parte al progetto “Gemini Deep Deep Survey”, finalizzato a raccogliere dati sulla metallicità delle galassie primigenie e sull’evoluzione delle galassie sferiche.

Oggi è professore di astrofisica all’Università della Calabria, e dove, oltre all’attività accademica, si occupa della promozione delle donne nel mondo della scienza.

Il premio, scrivono gli organizzatori in una scheda di presentazione, mette in evidenza il vissuto di donne, uomini e realtà, schierati in prima linea nella battaglia contro la violenza, l’odio e la discriminazione di genere. Modelli di impegno sociale e civile che, attraverso le loro testimonianze, hanno aperto una finestra su esperienze di estrema sofferenza, ma anche di servizio, coraggio e realizzazione, dimostrando come sia possibile operare, ciascuno nella propria sfera d’azione, a favore di un più concreto cambiamento culturale.

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