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RENDE (COSENZA) – Un progetto che estrae dai rami di ginestra una fibra utilizzabile per realizzare nuovi prototipi di filati, di tessuti e per la prima volta anche di abiti.

È l’idea nata nei laboratori del Dipartimento di Chimica e Tecnologie chimiche dell’Università della Calabria, che rende concreta la possibilità di realizzare in molte regioni italiane, dove cresce spontanea la ginestra, una filiera sostenibile made in Italy, sfruttando sia la fibra tessile che gli scarti di lavorazione, per varie applicazioni industriali, come quello degli arredi scolastici.

Il progetto è stato realizzato con l’azienda Sirianni (capofila), i partner Sunfil e Tebaid e in collaborazione con Linificio Canapificio Nazionale, Tessitura Sironi e Malìa Lab.

Il professor Amerigo Beneduci, docente di Chimica fisica, spiega il progetto e gli sviluppi futuri (GUARDA IL VIDEO).

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