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Il presidente del Cosenza, Eugenio Guarascio

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COSENZA – Il Cosenza potrebbe giocare la prossima Serie B. La notizia, rimbalzata su tutti i social intorno alle 22.30 di ieri sera, è stata confermata. La Covisoc non ha ammesso il Chievo al prossimo campionato cadetto. Adesso i gialloblù avranno tempo fino al prossimo martedì per regolamentare l’iscrizione, ma la strada sembra molto difficile. Senza dimenticare i ricorsi, che andranno dal 13 al 15.

Insomma, si attendono giorni di fuoco nella città dei bruzi. E non solo per il caldo torrido che, da martedì, ha ripreso a tormentare le vite dei cosentini. Come se già la situazione della propria squadra del cuore non lo fosse abbastanza.

LA CRONACA

Ancora scottata dalla sentenza Salernitana, dalle 18 di ieri il Cosenza ha aspettato in modo frenetico la possibile esclusione del Chievo. A via degli Stadi, intorno a tarda sera, è arrivata la Pec della Covisoc che confermava l’avvenuta iscrizione. La stessa cosa non è avvenuta in Veneto. Così, alle dieci e mezza, la voce di una difficoltà dei veronesi è arrivata direttamente da Sportitalia, che ha dato anche la conferma della mancata iscrizione. Non solo la società di Campedelli, ma anche Novara, Carpi, Casertana, Sambenedettese e Paganese non sono state ammesse ai rispettivi tornei.

E ADESSO?

La domanda è: cosa succederà ora? Bisognerà semplicemente aspettare (ancora) il martedì, termine ultimo dato ai veronesi per risanare le problematiche economiche che stanno attanagliandoli da tempo. A ciò, si deve aggiungere che il termine ultimo per i ricorsi è quello del 13 luglio, ma dipende da ciò che verrà contestato. Alcune richieste sono inderogabili e, nel caso in cui la problematica dovesse dipendere da una di queste, allora al Chievo sarà negata anche la possibilità di ricorrere. E per i Lupi sarà Serie B.

ANCORA SILENZIO

Certo questo non aiuterà ad ascoltare la viva voce di Eugenio Guarascio, che sta con gli occhi aperti e spera. Ancora nessun comunicato da parte della società rossoblù, il cui patron mantiene un silenzio assoluto da ormai cinquantotto giorni.

Presidente che ancora non ha ufficializzato il nuovo direttore sportivo e il nuovo allenatore. Non ci sono rinnovi, non ci sono nuovi acquisti, non c’è nulla. Potrebbe esserci, questo è vero, la Serie B. Ma comunque il 21 al più si dovrebbe partire per il ritiro. E sì, mancano due settimane. E sì, i giocatori sono ancora sette. E sì, ad oggi l’allenatore sarebbe ancora Roberto Occhiuzzi. Insomma, non potrà essere un ripescaggio (incredibile, davvero) a migliorare la visione che la piazza ha del numero uno di Ecologia Oggi, ormai ai ferri corti e rintanato nel proprio credo.

Sì, potrebbe anche essere Serie B l’anno prossimo. Ma qualcosa in più si poteva fare.

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