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COSENZA – Nel pool di biologi e genetisti che ha consentito alla procura della Repubblica di Bergamo di identificare in Massimo Giuseppe Bossetti il presunto assassino di Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010 a Brembate e poi trovata morta in un campo a Chignolo d’Isola nel febbraio 2011 c’era anche il calabrese Giuseppe Novelli, biologo e docente universitario di Genetica medica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, di cui è rettore dal 2013. 

Novelli è originario di Rossano in provincia di Cosenza, nel 1992 vince il concorso da professore associato di Genetica umana e viene chiamato ad insegnare presso la sede romana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, al Policlinico Gemelli dal 1995 passa all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dove nel 1999 diventa professore ordinario di Genetica medica. Dal 2003 è anche adjunct professor presso l’Università dell’Arkansas, negli Stati Uniti. Dal 2008 al 2011 è stato preside della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Tor Vergata. Nel 2013 è diventato rettore di questo Ateneo, succedendo al collega Renato Lauro.
In una intervista rilasciata a Panorama.it il professore calabrese ha spiegato come per scoprire il presunto assassino di Yara Gambirasio «si è partiti, come in tutti i casi, dalla repertazione del Dna. Sono state individuate le tracce biologiche sul corpo della vittima. In questo caso si trattava di minuscole macchioline di sangue sulle mutandine della ragazzina. La prima cosa da fare, in questi casi, è confrontare il Dna di queste tracce biologiche con quello delle persone che sono state in contatto con la vittima, familiari e amici, per escludere che si tratti di contatti accidentali. Se, come nel caso di Yara, il Dna trovato non coincide con quello di nessuno dei contatti e neppure con quello di possibili sospetti, per esempio i frequentatori della palestra in cui la bimba si allenava, si può fare un passo ulteriore: procedere con i prelievi a tappeto su un’intera popolazione». 
Ed è proprio quello che è accaduto in questi ultimi anni con una attività attenta e costante che ha portato infine all’individuazione del principale sospettato arrestato nelle scorse ore: Massimo Giuseppe Bossetti
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