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Ruggero Pegna

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Il consigliere comunale di Lamezia Terme Ruggero Pegna ha ricevuto un decreto di rinvio a giudizio per falsità ideologica

LAMEZIA TERME – Il pm, Santo Melidona, ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per il consigliere comunale Ruggero Pegna contro il quale la Procura ipotizza il reato di falsità ideologica legato alla convalida dell’elezione di Pegna a consigliere comunale.

Lo stesso pm ha individuato come parti offese Vincenzino Ruberto e il Comune di Lamezia, i quali dovrebbero costituirsi parte civile nell’udienza già fissata per il 17 maggio 2023. In un primo momento, l’allora pm Marta Agostini aveva inviato un avviso conclusioni indagini per i cinque consiglieri comunali. Ciò poiché – secondo le originarie ipotesi accusatorie – nell’autocertificazione del 20 dicembre 2019 nel momento in cui dovevano essere proclamati consiglieri comunali eletti, avrebbero attestato falsamente di non trovarsi nelle condizioni ostative di incompatibilità e ineleggibilità alla carica di consigliere comunale. Dichiarando in particolare di non aver debiti pendenti nei confronti del Comune di Lamezia. Ma – per la Procura – sarebbero invece risultati, a quella data, debitori verso il Comune.

ARCHIVIATA LA POSIZIONE PER 4 CONSIGLIERI TRANNE CHE PER PEGNA

Successivamente, il pm ha chiesto l’archiviazione per tutti i cinque consiglieri. Ma solo per quattro il gip ha accolto la richiesta del pm di un anno fa. Mentre per Pegna – contro il quale si era opposto alla sua richiesta di archiviazione del pm il primo dei non eletti, Vincenzino Ruberto – era stata invece stralciata la posizione «dovendosi ritenere fondata la notizia di reato» aveva scritto il gip, Francesco De Nino, su Ruggero Pegna, che ora è stato citato a giudizio dal pm.

Sulla questione, come si ricorderà, a marzo 2021, il tribunale civile di Lamezia, a cui si era rivolto Ruberto, che aveva chiesto la decadenza di Pegna, rigettò il ricorso di Ruberto. Dichiarando cessata la materia del contendere per effetto dello scioglimento del consiglio comunale disposto dal Tar a dicembre 2020 e confermato dal consiglio di Stato a maggio 2021 per i brogli elettorali in 4 sezioni (dopo le mini elezioni Pegna è stato rieletto a ottobre 2021).

A giugno scorso, inoltre, il Tar ha dichiarato inammissibile l’ennesimo ricorso per la richiesta di decadenza di Pegna di Vincenzino Ruberto. Dichiarando che dovrà essere il giudice ordinario a esprimersi (la nuova udienza al tribunale civile è stata fissata al 23 novembre).

RUGGERO PEGNA A GIUDIZIO MA IL COMUNE AVEVA ESCLUSO L’INCOMPATIBILITÀ

Ma si aprirebbe un’altra questione (paradossale) se il Comune di Lamezia, individuato come parte offesa, dovesse deliberare (in questo caso la Giunta comunale) la costituzione di parte civile contro un consigliere comunale la cui elezione è stata, invece, convalidata dallo stesso consiglio comunale. Ora il Comune viene individuato dal pm come parte offesa, ma a luglio 2020, l’allora segretario comunale Pasquale Pupo integrò la sua relazione arrivando alla conclusione (in consiglio comunale) che Pegna non era incompatibile perché aveva sanato la pendenza.

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