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Le esondazioni in Emilia Romagna

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COSENZA – «La Calabria? È stata fortunata. Se il ciclone mediterraneo l’avesse travolta così come ha fatto con l’Emilia Romagna chissà cosa sarebbe potuto accadere». Il tono di voce di Michele Folino Gallo, funzionario della Protezione civile regionale, appare sollevato.

«Siamo profondamente vicini alle popolazioni che in queste ore stanno subendo il peggio: il nostro direttore generale è lì, a prestare aiuto (anche un contingente specializzato di vigili del fuoco è partito dalla Calabria in direzione delle zone alluvionate della Romagna. Si tratta di un modulo MO-Crab, composto da 9 unità e costituito da soccorritori acquatici provenienti 5 dal comando provinciale di Catanzaro e 4 da quello di Cosenza. Oltre alle specifiche competenze del soccorso acquatico i vigili calabresi portano con sé anche un gommone, ndr)».

Il fato, dunque, ha “salvato” la nostra regione, solo «sfiorata da quest’evento estremo – continua il funzionario Prociv -, evento dovuto principalmente ai cambiamenti climatici». «Per fortuna – dice ancora Folino Gallo – si sono verificate poche criticità sul nostro territorio.  Maggiormente colpito l’Alto Tirreno Cosentino (si rimanda al pezzo di cui sopra, ndr), ma non ci sono stati danni gravi: nelle ultime 24 ore sulla zona sono piovuti 80 millimetri di precipitazioni, in Emilia Romagna invece 500 in due giorni, ciò equivale a dire che praticamente è piovuta la pioggia, in maniera concentrata, di 5-6 mesi. Siamo – chiosa il funzionario – in stretto contatto con tutti i sindaci, la situazione è sotto controllo». Le condizioni meteorologiche dovrebbero essere, di fatti, in miglioramento, con una previsione – per oggi – di allerta verde per tutta la Calabria.

«Quando sono previste piogge così intense – spiega ancora il funzionario – la competenza di sorveglianza dei punti critici spetta agli enti territoriali che dovrebbero averli censiti nei piani Prociv comunali: non tutti, tuttavia, questi piani li hanno aggiornati». Un grave vulnus. «Il fatto – spiega Folino Gallo – è che le nuove linee guida, presenti dal 2019, prevedono l’informatizzazione e la digitalizzazione dei piani in questione, con lo scopo di renderli maggiormente fruibili alle popolazioni (ogni cittadino, in tal modo, potrebbe, con un semplice clic, capire quali sono le aree a rischio del proprio comune e via discorrendo). Ebbene – dice il funzionario – alcuni comuni si stanno già adoperando per far sì che tutto questo sia possibile, per altri, caratterizzati da carenza di risorse umane ed economiche, diventa più difficile. Motivo per cui – conclude Michele Folino Gallo – la Regione sta pensando di programmare dei fondi atti a supportare gli enti in questa azione che è fondamentale».

Un’azione mirata, anche e soprattutto, alla prevenzione. In ultimo, sulla situazione gravissima che sta sconvolgendo l’Italia è intervenuto il governatore Roberto Occhiuto che su Twitter ha scritto: «In queste ore la Regione Calabria è vicina alle popolazioni dell’Emilia Romagna e delle Marche, ai governatori Bonaccini e Acquaroli, alle famiglie delle vittime del maltempo, e a chi sta vivendo disagi. Siamo di fronte a fenomeni atmosferici davvero inediti per il nostro Paese».

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