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Uno degli arresti per l'operazione Stige nel Crotonese

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CROTONE – Condanne per 1.162 anni di carcere sono state chieste dal pm della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio per 103 su 104 imputati del maxi processo, filone del rito abbreviato, scaturito dall’inchiesta che nel gennaio 2018 portò alla mega operazione “Stige”, contro il “locale” di ‘ndrangheta di Cirò.

Spiccano le richieste a 20 anni – le più elevate – contro i capi di una super cosca che comandava in mezza Calabria e aveva ramificazioni nel Nord Italia e in Germania, ma anche quelle per politici ed ex amministratori.

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In particolare, 20 anni sono stati chiesti per i plenipotenziari del clan, come Martino Cariati, Vito Castellano, Leonardo Crugliano, Vittorio Farao, Salvatore e Giuseppe Giglio, Salvatore Morrone, Giuseppe Spagnolo, Francesco Tallarico, mentre 17 anni e 5 mesi sono stati proposti per Cataldo Marincola, uno dei due leader storici insieme a Giuseppe Farao, l’anziano boss che però ha scelto il rito ordinario che si sta celebrando davanti al Tribunale penale di Crotone per oltre 80 persone.

Vent’anni è la pena chiesta anche per il cutrese Luigi Muto, ritenuto peraltro al vertice di un traffico internazionale di auto di lusso rubate e in contatto con il clan Casamonica di Roma. Proposta, invece, una sola assoluzione.

Dodici anni e sei mesi è la pena chiesta per l’ex sindaco di Cirò Marina Roberto Siciliani (il suo successore, Nicodemo Parrilla, peraltro presidente della Provincia di Crotone quando fu arrestato, ha scelto, invece, il rito ordinario), 6 anni e 8 mesi per l’ex vicesindaco di Casabona Domenico Cerrelli, 2 anni per l’ex sindaco di Mandatoriccio Angelo Donnici, 8 anni per l’ex presidente del consiglio comunale di Cirò Marina Giancarlo Fuscaldo.

Tra le altre richieste di condanna ci sono anche quelle dei fratello di Roberto Siciliani, Nevio (a 10 anni), ex assessore con deleghe importanti e Mario Siciliani (10 anni). Secondo l’accusa rappresentano uno dei collanti con l’amministrazione comunale di Cirò e quella provinciale di Crotone. Per i giovani esponenti della famiglia sono state chieste le condanne di Vittorio Farao (20 anni), figlio di Silvio, e Vittorio (18), figlio di Giuseppe. Gli esponenti apicali della cosca hanno scelto il rito ordinario. Chiesti, inoltre, 10 anni, per Francesco Russo che secondo l’accusa svolgeva per la cosca proselitismo elettorale, con modalità ‘ndranghetistiche, specie in ordine alle ultime competizioni elettorali comunali di Cirò Marina del 2016.

I dettagli dell’udienza di ieri e con tutte le richieste del Pm, sull’edizione cartacea di domani del Quotidiano.

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