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L'ospedale San Giovanni di Dio di Crotone

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CROTONE – Il Tribunale del riesame di Catanzaro considera Francesco Masciari, ex direttore amministrativo dell’Asp di Crotone che attualmente ricopre analogo incarico all’Asp di Catanzaro, «estraneo al sistema clientelare» ordito dall’ex consigliere regionale Enzo Sculco, il presunto dominus del comitato d’affari al centro dell’inchiesta che nel giugno scorso portò all’operazione Glicine-Acheronte e per questo, in accoglimento delle richieste degli avvocati Giovanni Merante e Fabrizio Costarella, revoca la misura interdittiva della sospensione di un anno dall’esercizio delle funzioni alla quale era sottoposto.

L’avvocato catanzarese Masciari era stato coinvolto nell’inchiesta per fatti risalenti al periodo in cui era in servizio a Crotone. Le accuse ipotizzate nei suoi confronti sono quelle di associazione a delinquere e turbativa d’asta. In particolare, l’ex direttore amministrativo avrebbe contribuito a condizionare la procedura per l’affidamento dei servizi di prenotazione e incasso del ticket all’ospedale di Crotone ma, secondo la prospettazione difensiva, emerge dalle carte la correttezza dell’operato di Masciari, interpellato dai coindagati soltanto per la verifica dell’attribuzione dei punteggi alla Rm Multiservice srl, l’impresa aggiudicataria, il cui titolare è il coindagato Dario Ritorto Bruzzese, marito dell’ex assessora comunale Valentina Galdieri.

Secondo l’accusa, Masciari si sarebbe messo a disposizione di Sculco per condizionare le procedure e pertanto il politico ne avrebbe favorito la nomina ai vertici dell’Asp. Ma, «rispetto alla contestata influenza esercitata da Masciari sulle nomine interne all’Asp di Crotone – le conversazioni intercettate non disvelano il coinvolgimento dell’appellante», rileva il Riesame. Anzi, sempre secondo la difesa, Masciari si sarebbe posto in contrasto con Sculco intraprendendo un’opera di ripristino della legalità nella gestione aziendale. Anche in relazione all’affidamento del servizio di ristoro mediante distributori automatici alla Eat and Drink srl di Antonio Covelli non emerge, secondo i giudici, il «consapevole apporto» di Masciari.

Analogamente, per quanto concerne i concorsi per logopedista ed educatore professionale, «non v’è prova in atti» che Masciari abbia preso parte alle strategie di condizionamento elaborate da Sculco e dai coindagati ed è per questo arrivata la revoca. Intanto, la Cassazione ha confermato gli arresti domiciliari per Sculco nonostante gli argomenti difensivi dell’avvocato Mario Nigro.

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