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ROCCABERNARDA (CROTONE) – La guardia medica si rifiuta di compiere una visita domiciliare a un’anziana malata di Alzheimer che accusava un malore e lei dopo qualche ora muore all’ospedale di Crotone. È il racconto proposto in un esposto denuncia da Francesco Seminara, 52enne figlio della 77enne Maria Bonofiglio, la donna deceduta, che i familiari non riuscivano ad accompagnare direttamente alla postazione di guardia medica perché allettata e malata di Alzheimer.

Adesso l’operatore di turno rischia un’imputazione di morte come conseguenza di altro reato, se la versione dei fatti riportata nella querela formalizzata davanti ai carabinieri della Stazione di Roccabernarda venisse avallata dalla Procura crotonese. Ma saranno necessari accertamenti.

La signora Bonofiglio è venuta a mancare lo scorso 9 maggio, alle 6, in un letto del San Giovanni di Dio. Il denunciante era stato avvisato il giorno prima, intorno alle 18, del malore avvertito da sua madre. Lo aveva chiamato suo padre. Il medico dall’altra parte del telefono, però, diceva di non potersi recare a casa della paziente nonostante suo figlio riferisse che essendo lei allettata non riuscivano a portarla in guardia medica.

A quel punto i familiari della donna contattano un’ambulanza del 118 che, dalla postazione di Mesoraca, giunge alle 18,35 nella loro abitazione. La donna viene poi trasportata in codice rosso al nosocomio. Prima che giungesse l’ambulanza il figlio della donna aveva peraltro contattato i carabinieri informandoli che la guardia medica «non voleva venire».

I carabinieri invitano l’uomo a raggiungerli in caserma per sporgere denuncia. Ma non c’è tempo. La donna morirà alle 6 del giorno dopo in ospedale. Il tempo per denunciare i fatti e chiedere giustizia per la morte di sua madre, Seminara lo troverà soltanto qualche giorno dopo i funerali. Adesso il suo esposto potrebbe innescare un’inchiesta.

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