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Il Comune di Crotone

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CROTONE – Il sindaco, Vincenzo Voce, ha azzerato la giunta comunale. Lo ha comunicato lo stesso primo cittadino con una nota in cui rimarca le difficoltà incontrate nel mettere mano alla sua squadra di governo, per rilanciare l’azione amministrativa e per, nel contempo, cercare di puntellare la sua maggioranza, che ha dimostrato recentemente numeri precari. 

Il sindaco Voce ha fatto, quindi, una scelta radicale, revocando «integralmente e con effetto immediato tutte le nomine degli assessori, la nomina del vicesindaco e l’attribuzione delle relative deleghe assessorili, disposti con propri decreti sindacali».

Lo stesso primo cittadino individua nell’elemento scatenante le dimissioni dell’assessore Carla Cortese, data per uscente nel nuovo esecutivo. «Preso atto – scrive il sindaco – delle dimissioni della dottoressa Cortese e rilevato che la complessità e l’urgenza dei molteplici problemi civici richiede una nuova composizione dell’organo esecutivo comportando, di conseguenza, la necessità di dover integrare e quindi modificare l’assetto originario della Giunta e delle deleghe assessorili, il sindaco ha ritenuto opportuno procedere alla revoca dell’attuale assetto giuntale».

Precisa che quella presa è «una scelta che non deve intendersi una bocciatura per nessuno né una valutazione sulla qualità personale o professionale degli assessori revocati ma che nasce dalla necessità di proseguire il programma politico e assicurare coesione e unitarietà alla azione di governo. Abbiamo necessità di perseguire con rafforzata unità il programma politico – amministrativo e di rilanciarlo nel superiore interesse della comunità amministrativa, facendo tesoro di quanto fino ad oggi fatto, analizzando anche gli errori e le prospettive future. A tale riguardo – annuncia Voce – sono in corso interlocuzioni con le rappresentanze politiche che sostengono la maggioranza ed anche con la società civile finalizzate al compimento di scelte condivise, nella prospettiva di un effettivo e concreto rilancio dell’azione politica amministrativa, che risulta di fondamentale importanza per il conseguimento degli obiettivi prefissati». Che ci fossero delle difficoltà lo aveva fatto intendere il leader del gruppo consiliare di Stanchi dei soliti, in predicato di entrare nel nuovo esecutivo, in una nota in cui scrive che il movimento «ha chiesto continuità degli assessori da noi designati e di Filly Pollinzi, alla quale riconosciamo l’importante lavoro avviato nelle politiche sociali. È anche a lei che si deve l’avvio dei Puc per impiegare i percettori di reddito di cittadinanza».

L’assessore Pollinzi, infatti, era data tra gli uscenti nella giunta, insieme all’assessore all’Urbanistica, Ilario Sorgiovanni. Arcuri, poi, prosegue: «Il nostro gruppo crede nel valore della meritocrazia, che in questo caso si esplica attraverso la designazione di assessori indipendentemente dal gruppo politico a cui appartengono. Filly Pollinzi, infatti, non è stata candidata con Stanchi dei soliti né risulta iscritta al nostro gruppo. Ma riconosciamo il valore del suo operato e, pertanto, la logica impone che debba continuare la sua attività, insieme a Ilario Sorgiovanni e Rossello Parise». 

Ed aggiunge: «Si è parlato anche del mio imminente ingresso in giunta, richiesto da tempo dal sindaco e dai consiglieri di Stanchi dei Soliti: Alessandro Manica, Floriana Mungari, Chiara Capparelli e Iginio Pingitore. Avrei accettato l’incarico molto volentieri, ma ritengo che coloro che hanno seminato in sedici mesi di amministrazione oggi debbano raccogliere i frutti.  Come nelle partire di calcio, le sostituzioni potrebbero essere importanti ma, generalmente, avvengono alla fine del primo tempo. Per il Comune di Crotone è trascorso appena un quarto della partita ed oggi è prematuro sostituire chi ha dimostrato di dare il massimo».  Gli fa eco il capogruppo Iginio Pingitore, che oltre a condividere il pensiero di Arcuri, scrive: «In qualità di capogruppo dell’omonimo Movimento, esigo da parte del sindaco, trasparenza, lealtà e saggezza l’ufficialità dei nuovi nomi che faranno parte dell’esecutivo. Ogni decisione non in linea con i nostri valori potrà, a mio parere, avere chiare conseguenze politiche. Non può esserci un “rilancio amministrativo” senza un percorso programmatico che accompagni l’azione di governo.  Differentemente sarà un revival degli ultimi mesi. Si deve offrire ai cittadini una visione chiara di ciò che si realizzerà nei prossimi mesi. Questa visione va concordata con gli azionisti di governo, nonché i consiglieri comunali».

Anna Cantafora, nel frattempo, avrebbe rifiutato l’invito del sindaco di entrare nel nuovo esecutivo. Ed il consigliere Salvo Riga, dal canto suo, scrive in merito: «Le politiche cittadine ed ogni intervento, devono passare dalla concertazione democratica, non devono essere partorite dai singoli come conquiste personali. Diffido da chi fino ad oggi ha svolto il suo ruolo in giunta mantenendo la porta chiusa o pensando di orientare il consiglio. Personalmente sono contrariato dal rientro in giunta di chi ha dimostrato di voler abbandonare la barca qualche mese fa.  Anche perché dovrà spiegare perché oggi a distanza di qualche mese ha cambiato posizione».

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