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TRA i “santi laici” di Beppe Grillo ci sono anche Lea Garofalo e i carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, uccisi nel 1994 dalla mafia nei pressi dello svincolo di Scilla dell’A3. Il leader del Movimento 5 Stelle ha presentato il proprio calendario 2013. E tra i personaggi ricordati ci sono Renato Barborini e Luigi D’Andrea (polizia di Stato), dall’anarchico Edoardo Massari ad Aldo Moro, senza dimenticare le vittime della strage del Moby Prince e il giudice Michele Barillaro, Paolo Giaccone, medico legale, ucciso perchè rifiutò di aggiustare una perizia che portò un killer di mafia a scontare l’ergastolo. E poi Lea Garofalo, la donna crotonese uccisa perché aveva raccontato la verità sugli affari criminali dell’ex compagno e padre di sua figlia.

«Una somma di indizi di sangue, di bombe, di stragi, lunga decenni, fa una prova. La prova che l’Italia è fuori controllo, che l’Italia è una Nazione, ma non uno Stato», scrive Grillo sul suo blog.

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