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Sergio Cammariere

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CROTONE – «Sto lavorando a un docu-film su Rino Gaetano e sono a buon punto. Sto cercando uno sponsor per finalizzare la cosa». Lo ha detto Sergio Cammariere, durante la presentazione del suo nuovo disco “La fine di tutti i guai”. Cammariere ha scoperto nel 1996 di essere cugino di Rino Gaetano e da allora ha iniziato a raccogliere testimonianze video.

«La mamma di Rino era figlia illegittima di mio nonno, per questo nessuno ne parlava e io non ne ero a conoscenza. Nel 1996 l’ho scoperto grazie ai nipoti di Rino incontrati a Crotone che mi hanno messo in contatto con sua madre. Al primo incontro con lei avevo la telecamera e ho ripreso tutto, come anche gli incontri successivi. Mi ha anche regalato tre cilindri di Rino, che custodisco».

Intanto, Cammariere è pronto con il suo nuovo album. L’antico e sempreverde amore per il jazz, un’incursione nel mondo black, tra soul e rhythm and blues, e un tocco di pop, passando anche per il funky e il country-folk «perché la canzone d’autore è sempre in evoluzione». “La fine di tutti i guai” (in uscita il 10 maggio per Jando Music in co-produzione con Parco della Musica Records e distribuzione Egea), segna una svolta dell’artista calabrese che si spinge fin nelle atmosfere della musica latino-americana.

«Con un’attenzione certosina ai testi, scritti insieme a Roberto Kunstler – racconta Cammariere, seduto a un tavolo di un ristorante romano -. Ci sono voluti tre anni di lavoro per scegliere le parole giuste, che fossero ben armonizzate con il suono».

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