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La disperazione di Simy e compagni a fine gara

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CROTONE – Una brutta sconfitta, che pesa nella corsa salvezza e costringe il Crotone a puntare tutto sulle ultime due gare contro la Lazio in casa e il Napoli al San Paolo. 

Il Chievo sentiva nelle ossa la paura per una retrocessione che mai negli ultimi anni era stata così vicina e battere il Crotone nello scontro diretto era l’unica chance per raddrizzare una rotta instabile e burrascosa. Missione compiuta e buona la prima per il neo-tecnico D’Anna che aveva preso il posto dell’esonerato Maran.

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Cinque le squadre rimaste per la lotta salvezza, escluso il Sassuolo che è a quota 40 punti. Dietro, invece, restano Spal a 35, Udinese, Crotone e Chievo a 34 e Cagliari a 33 dopo la sconfitta con la Roma. 

I calabresi venivano da 10 punti nelle ultime 5 gare e da due vittorie di fila contro Udinese e Sassuolo, con una vittoria sarebbero stati salvi aritmeticamente ma pagano la giornata-no degli attaccanti. Perchè il leit-motiv della gara si può racchiudere nella grinta dei locali e nel palleggio del Crotone che però si perde sotto porta.

Il Crotone crea ma a concludere è solo il Chievo anche se la prima emozione è ospite. E’ un gol, ma non vale: sugli sviluppi del calcio piazato battuto da Barberis, Ceccherini anticipa Birsa e batte sul primo palo Sorrentino: l’arbitro, però annulla per fuorigioco e il Var gli dà ragione. La risposta al 13′, è invece quella giusta: cross velenoso di Birsa dalla sinistra, che pesca sul secondo palo Birsa: il numero ventitré del Chievo sovrasta Martella e batte Cordaz colpendo anche la traversa.

Per il Chievo quello odierno è il decimo gol siglato di testa in stagione: solo tre squadre hanno fatto meglio. Il giro-palla dei calabresi non ha sbocchi ma prima del riposo il Crotone si divora il pari con Capuano che si ritrova il pallone tra i piedi in area e, al momento del tiro, non riesce ad impattare con la sfera. La ripresa si apre con una protesta del Chievo: prima un tocco di mano di Capuano, decisamente involontario, poi le proteste di Inglese per un fallo dello stesso giocatore del Crotone ai suoi danni: l’arbitro lascia proseguire e fa bene.

Il Crotone non riesce a fare più gioco e i padroni di casa ne approfittano. C’è anche un autogol sfiorato quando Capuano, nel tentativo di allontanare la minaccia, indirizza la sfera verso la propria porta: per sua fortuna Cordaz non si lascia sorprendere. La scossa la dà Simy che su cross dalla sinistra di Martella, anticipa Tomovic ma colpisce in pieno il palo. E’ adrenalina pura per la squadra di Zenga che si rifa sotto e sfiora ancora il pari su azione d’angolo, con Capuano che di testa obbliga Sorrentino a una mezza prodezza. Il Chievo capisce che non può limitarsi a controllare ed aspettare ed accelera.

Azione manovrata palla a Radovanovic che colpisce in pieno il palo, la palla rimbalza poi sul portiere e viene bloccata da Cordaz. Il Bentegodi però esulta al 38′ quando arriva il raddoppio scaccia-fantasmi: lo segna Stepinski che riceve palla spalle alla porta, anticipa Ricci e calcia verso il secondo palo: Cordaz può solo guardare.

Brividi proprio allo scadere quando il Crotone in pieno recupero segna il 2-1 con Tumminello, che a pochi passi dalla linea di porta, raccoglie l’assist di Martella e batte Sorrentino. ma è troppo tardi. Finisce 2-1 con il Chievo che aggancia proprio il Crotone e l’Udinese a 34 punti per una volata salvezza che si preannuncia sempre più calda.

A fine gara, Walter Zenga ha commentato: “Non meritavamo di perdere. Anche nel primo tempo siamo andati noi in vantaggio, poi le partite girano anche per gli episodi. Ma le occasioni le abbiamo avute. Ora andremo avanti con attenzione e coraggio”. 

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